venerdì 1 ottobre 2010

sul parto cesareo

Fino a pochi giorni fa sembra che l'Italia avesse il primato in Europa dei parti cesarei.
A pensar male spesso ci si azzecca, le voci dicevano che era più comodo per i medici praticare un cesareo che sottostare agli orari imprevedibili di un parto naturale.

Da quest'estate la contromossa: tendenzialmente tutti anzi, tutte, col parto naturale, anche se la donna non vuole.

Come mai? direte. Per abbassare i costi. Il parto naturale costa meno: niente costo del chirurgo, niente anestesia.

Però c'è da riflettere sul fatto che sono le donne a partorire, solo le donne.
Nella Bibbia è scritto: tu donna partorirai con dolore!
Mi dispiace, ma questo non è un comportamento né compassionevole, né civile.
Penso che le donne che non hanno strettamente bisogno del parto cesareo, vadano avviate all'anestesia epidurale.

Più in generale, mi sembra proprio che il problema del dolore non venga ben affrontato in Italia: il dolore, se minimamente possibile, va abolito.
Ho letto che nel resto d'Europa colonscopie e gastroscopie vengono effettuate in anestesia e inoltre vengono usati strumenti enormemente più sottili di quelli usati in Italia.

Hanno diritto ad essere liberati dal dolore solo coloro che possono permettersi cure private?



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