sabato 4 febbraio 2012

Salvare l'economia per salvare i ricchi


Monti fa il suo mestiere, fa l'economista, difende chi ha
i soldi , cioè i ricchi.

Dice che ci sono lavoratori iperprotetti e lavoratori non
protetti, io questi iperprotetti non li vedo, ma logica e
giustizia vorrebbe che tutti fossero protetti.


Lo scopo di Monti però è un altro: non è quello di estendere
le protezioni, ossia le garanzie di legge a tutti i lavoratori,
come sarebbe giusto.

Il suo scopo è quello di levare le garanzie a chi le ha e basta.
Altrimenti, dice, nessuno verrà ad investire qui.


E' come il ragionamento che fece qualcuno quando venne
condannata la Tyssengroup, rea di aver lasciato bruciare
degli operai, perché non aveva messo in atto le garanzie di
sicurezza.
Ma se i giudici condannano la Tyssen, disse questo
qualcuno, nessun'altra ditta verrà ad investire in Italia!

Insomma la politica è: salvare i ricchi togliendo ai poveri,
che sono poveri ma sono tanti.
Togliere ai poveri, cioè alle categorie medio-basse le tutele
legali, perché questa politica possa essere attuata.


Insomma dobbiamo diventare come la manodopera cinese:
lavorare da matti per pochi spiccioli, diventare una classe
di schiavi, in sostanza.


Ma quello che mi è del tutto insopportabile, è che da
questi economisti difensori della ricchezza, io nulla di
diverso mi aspettavo.
Mi viene una rabbia che mi schianta però, quando
penso ai partiti eredi della fu- sinistra, che invece di
difenderci ed indirizzare i tecnici al potere verso
una salvezza economica da raggiungere con
strategie più eque per tutti e più solidali
, li appoggiano
da scemi e da traditori del mandato elettorale ricevuto.





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