sabato 29 settembre 2012

Portico d'Ottavia


foto Giov



l'ora di religione

Per una volta che il ministro dell'Istruzione pubblica, Profumo, aveva avuto una buona idea, lo hanno attaccato tutti.

Cosa aveva detto di così terribile Profumo? Aveva detto che in un'epoca multiculturale come la nostra, non trovava giusto che l'ora di Religione fosse riservata solo alla religione cattolica, ma che sarebbe stato meglio dedicare quell'ora alla Storia delle Religioni.

Mi sembra una proposta giusta, che guarda  ai diritti di tutti i cittadini, e di buon senso.

C'è anche da sottolineare il fatto inaccettabile che l'ora di Religione è pagata dallo Stato, ma è gestita dalla Chiesa, in quanto i docenti di quell'ora vengono per l'appunto nominati dalla Chiesa cattolica.
Per la serie: sudditanza del presunto Stato laico alla Chiesa.



senza titolo


foto Giov



Monti bis

Tutti arrabbiati, specie a sinistra, per la prospettiva di un Monti bis.

Li capirei se a parlare fossero esponenti di partiti normali, cioè decenti: pensiamo agli scandali dei Consigli Regionali, scoppiati in questi ultimi giorni, che tutti li coinvolge. Certamente quanto accaduto non ha potuto che peggiorare l'opinione che di noi hanno gli altri paesi.
Ma penso anche che i  partiti dovrebbero essere efficienti,  non ritrarsi dalle responsabilità: mi riferisco per esempio al PD che, quando si trattò di appoggiare il suo candidato  Bonino, per le regionali del Lazio, decise di far vincere l'avversario. Così le rogne se le sarebbe prese la Polverini. Non potrò mai dimenticare quest'orrendo episodio.

E' chiaro che all'estero, cioè in America, e in Europa, soprattutto in Germania, la prospettiva di aver a che fare con questi partiti non è accettabile. Per loro Monti è l'unica soluzione possibile.
E' un'illusione pensare che possa vincere un partito decente, che proponga candidati decenti per il Governo, che magari riservino un ministero importante a Monti, tanto per rassicurare gli altri paesi? 
C'è da essere disperati. 







lunedì 24 settembre 2012

San Quirico d'Orcia








Letture estive: E.L.James, Domenico Starnone


Questi sono i libri che non mi sono piaciuti o che mi hanno fatto arrabbiare.

Comincio da un libro che ha avuto un successo stratosferico, secondo i giornali, e cioè  Cinquanta sfumature di grigio, di E.L.James (in realtà si tratta del primo di un pacchetto di 3, al grigio seguiranno le sfumature rosse e poi le nere).
Per le prime 50/60 pagine si ha l'impressione di leggere un libro per signorine, così si chiamavano una volta i libri per ragazze in cui venivano descritte le a volte rocambolesche avventure per coronare un sogno d'amore.

Ma dopo queste prime pagine la musica cambia e si passa alle successive 540 pagine, e poi ad altri 2 libri sado-maso in salsa dolciastra. 
La scrittura non è granché, è molto ripetitivo, il massimo che si possa dire è che potrebbe costituire  un incentivo alla masturbazione, un sostituto delle riviste hard. 
Trovo detestabile il fatto che per 3 tomi l'autrice tenti di persuadere le lettrici (o i lettori, ma si rivolge soprattutto alle donne), che un uomo con gravi problemi psichici, che non concepisce un rapporto sessuale senza procedure violente e di sopraffazione verso la partner, sia l' uomo ideale, da scegliere per la vita. 
Sono moralista? Io non lo lancerei un messaggio del genere alle ragazze e alle donne in menopausa, queste sembra che siano state le 2 categorie che hanno comprato in maggior numero il libro.

Il secondo libro che mi ha fatto arrabbiare è stato Autobiografia erotica di Aristide Gambìa, di Domenico Starnone. 
Starnone è uno scrittore napoletano di sicura bravura, sia quando scriveva per Il Manifesto i suoi resoconti di insegnante in un liceo romano (resoconti poi diventati libri), che quando ha cambiato genere scrivendo libri di ampio respiro, cito per tutti Via Gemito.
Insomma questo scrittore mi piace, però l'impressione che ho ricevuto stavolta è che Starnone abbia indebitamente messo insieme in un unico volume 2 storie diverse come se fossero una sola,  2 storie cui come autore non era riuscito a dare una vita autonoma. Due storie che avevano entrambe una loro corposità, ma a cui non riusciva a dare una completezza. 


Il terzo libretto (per le dimensioni) è Momenti di trascurabile felicità, di Francesco Piccolo.  
Piccolo ha anche scritto la sceneggiatura dell'ultimo, non eccelso film di Nanni Moretti, Habemus papam.
Non c'è molto da dire, è proprio un elenco di cose che fanno star bene l'autore, che gli piace fare.
Va tutto bene, però non capisco come abbia potuto guadagnare una tiratura tanto elevata.












domenica 23 settembre 2012

erbe e fiori





giovedì 20 settembre 2012

un paesaggio







A proposito della libertà d'espressione


Sono per la più completa libertà d'espressione. Sempre.
Mi riferisco qui al caso delle vignette su Maometto e l'Islam pubblicate dal giornale satirico francese Charlie Hébdo, o a quelle pubblicate in Danimarca qualche tempo fa.

Penso, lo ripeto, che debba sempre essere garantita la più completa libertà di esprimersi. 
Naturalmente bisogna garantire, in modo altrettanto completo, la possibilità di ricorrere se si pensa che siano state scritte, filmate, o disegnate delle cose non vere oppure offensive.
Ma lo devi dimostrare, e poi devi attenerti alla Legge, per quanto riguarda le pene.
Come per qualunque altro reato. 


Voglio precisare che quanto ho detto sulla  libertà di esprimersi riguardo all'Islam, per me vale per qualsiasi altro argomento, religione Cattolica compresa.

Metto qui un link ad un contributo che può aiutare a capire la difficoltà dei musulmani ad accettare critiche all'Islam: la_primavera_araba_non_e_finita.





mercoledì 19 settembre 2012

senza titolo







domenica 9 settembre 2012

Trevignano










venerdì 7 settembre 2012

Diritto di scegliere modi e tempi della propria morte

Bene ha fatto una nipote, medico, del cardinale Carlo Maria Martini a divulgare le modalità della sua morte.

Il porporato era ammalato da oltre 16 anni di Parkinson.
Era andato gradualmente aggravandosi e conosceva a cosa sarebbe andato incontro.
Quando è arrivato al punto di non riuscire più a deglutire, ha chiesto che gli venisse risparmiata l'idratazione e l'alimentazione attraverso il sondino.
Nell'attesa che la mancanza di nutrizione portasse agli esiti finali, e temendo di rimanere soffocato, ha chiesto di essere sedato.


Della stessa malattia morì papa Wojtyla, e identica fu la sua scelta.
Nel caso di Giovanni Paolo II la Chiesa  tentò di far passare la circostanza sotto silenzio; furono le dichiarazioni di una anestesista a far cadere il velo.
Il cardinale Martini invece ha voluto che la sua scelta venisse espressa chiaramente.


Questo credo abbia costituito un problema per la Chiesa, la quale ha sempre sostenuto che idratazione e alimentazione col sondino non sono da considerarsi accanimento terapeutico, e che quindi il loro rifiuto va inteso come eutanasia. 

 
In conseguenza di ciò, un religioso incaricato ha dichiarato che nel caso del cardinal Martini non c'era nulla di sbagliato, perché era giunto alla fine della vita.
(Anche se non possiamo dire se e quanto sarebbe ancora vissuto se avesse accettato di essere alimentato artificialmente).
Ben diverso significato era da attribuire alla stessa scelta, messa in atto da Welby e dal padre di Eluana Englaro.


Dunque cerchiamo di capire: Welby ha fatto male a farsi sedare e staccare il sondino e il respiratore perché non aveva ancora 85 anni, anche se era paralizzato dal collo in giù, incapace sia di alimentarsi che di respirare autonomamente. Unica cosa funzionante : il suo cervello, chiuso nella bara del corpo, capace solo di soffrire.
E cosa dire di Eluana Englaro?
Una ragazza il cui cervello era morto ormai da più di 15 anni, era sopravvissuto solo un povero corpo martoriato.


Per tutte queste cose ho trovato molto ipocrita la posizione della Chiesa.
Spero solo che a tutti quelli che disgraziatamente dovessero trovarsi in una situazione simile a quella del Cardinal Martini, lo Stato conceda la stessa assistenza e le stesse opportunità di scelta.





Arretratezza culturale


  Per la seconda volta un uomo, omosessuale, ha chiesto a Rosy Bindi, durante una festa del PD: ma perché non posso sposarmi?
E lei, irritata, ha risposto: matrimonio per i gay mai!

Ha risposto come un sacerdote cui fosse stato chiesto da un ragazzo gay un matrimonio in Chiesa.
Solo che gli omosessuali non chiedono di accedere al matrimonio religioso, ma al matrimonio civile.

Interrogata da un giornalista sul perché della sua opposizione al matrimonio (civile) per i gay, ha risposto, pretestuosamente, che è vietato dalla Costituzione.

Qualche giornalista ha chiesto il parere ad alcuni costituzionalisti.
Risposta: Non è vero che la Costituzione proibisca il matrimonio alle persone omosessuali.

Se fosse vietato, si potrebbe modificare la Costituzione.

Perché si potrebbe, anzi si dovrebbe, cambiare la Costituzione se ci fosse scritto che le persone omosessuali non possono contrarre matrimonio? 
Perché la Costituzione è stata scritta per garantire identici diritti a tutti.




lunedì 3 settembre 2012

Una passeggiata a Calvi nell'Umbria


Le mura 

i murales
















suggestioni





il mercatino delle piante...e di altro














le belle stradine


la stupenda pietra gialla