giovedì 29 gennaio 2015

suggestioni






Il Piccolo principe


Stamattina alla radio finalmente qualcuno, uscendo fuori dal solito coro dei laudatores, ha espresso un giudizio nettamente negativo nei confronti del Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry.
Anch'io non amo questo personaggio che vaga e parla su uno sfondo inesistente. E non capisco come abbiano potuto angosciare generazioni di ragazzini, obbligandoli a leggere questo libro.



Rodotà e la Presidenza della Repubblica


Perché Rodotà non è più presente nella lista grillina, come di altre,  dei quirinabili?

Mi pare che ultimamente Rodotà abbia preso una posizione molto dura nei confronti dei partiti, soprattutto di quelli di sinistra a cui lui fa riferimento:"ripartiamo dal basso, senza la zavorra dei partiti".
Una frase molto dura che esprime la sua delusione e il suo giudizio.

Oggi sulle pagine del Fatto quotidiano gli fa eco Landini:"Presto una coalizione sociale, basta coi soliti partitini", riferendosi ad una sinistra vera da ricostruire.

Forse anche Cofferati sta andando verso una strada simile.

Metto comunque il link all'articolo di Rodotà in questione:
Rodotà; ripartiamo-dal basso senza la zavorra dei partiti.



lunedì 26 gennaio 2015

ancora l'inverno






La poesia del lunedì - Il Cantico delle creature

Cantico delle creature

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so le laude, la gloria e l'honore et omne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfano
et nullu homo ene dignu Te mentovare.

Laudato si', mi Signore, cum tucte le tue creature, 
spezialmente messor lo frate Sole
lo quale jorna et allumini noi per loi;
et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significazione.

Laudato si', mi Signore, persora Luna e le Stelle;
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi Signore, per frate vento
et per Aere et Nubilo et Sereno et omne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bellu, et jocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi, con coloriti fiori et herba.

Laudato si', mi Signore, per quilli ke perdonano per lo tuo amore
et sustengo infirmitate et tribulatione.

Beati quilli ke sosterranno in pace, 
ka de te, Altissimo, siràno incoronati.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po skappare.
Guai a quilli, ke morrano ne le peccata mortali.
Beati quilli ke se trovarà ne le tue sanctissime voluntati
ka la morte secunda nol farrà male.

Laudate et benedicete lu Signore e rengratiate
e servite cum grande humilitate.

Non servono parole per spiegare chi era l'autore di
questo cantico,
Francesco d'Assisi (1182 - 1226).
Il cantico è notoriamente una prosa ritmica,
con rime e assonanze libere.

Qui siamo di fronte ad una preghiera che diventa
poesia
, tutta pervasa dal sentimento della fratellanza.

Da non credente, mentre la rileggo, rivolgo
queste parole bellissime  alla natura e all'infinito che ci circonda.



domenica 25 gennaio 2015

Calvi dell'Umbria






Ci sono cascata di nuovo



Ci sono cascata di nuovo. Ero rimasta delusa dalle parole del Papa riguardo alla mattanza di Charlie Hebdo, vedi un precedente post:
La satira e il papa

Bene, ci sono cascata di nuovo.
Parlando di scuola, il Papa ha tuonato contro l'insegnamento di genere a scuola. Intendendo con insegnamento di genere, la possibilità di insegnare agli alunni che al mondo non esistono solo persone eterosessuali, ma anche omosessuali e transessuali. E che tutti hanno diritto ad avere diritti e rispetto.


Spero che la prossima volta non ci cascherò più. Lo so che le religioni non possono essere democratiche, ma che volete farci, non ci riesco proprio a pensare che qualcuno, capo politico o religioso che sia, voglia impedire il libero pensiero, la libera espressione, e il rispetto per tutti i tipi di diversità all'interno dell'umanità. Diversità che sono tante.



Modernità...progressi...


Nel '68, ricordate? Tra le altre parole d'ordine c'erano quelle che riguardavano la tecnologia, in continuo perfezionamento, e le possibilità che avrebbe offerto di migliorare le condizioni di vita di noi esseri umani.
Si diceva: le macchine ci aiuteranno a fare meno fatica e a produrre più in fretta. Questo significherà che lavoreremo tutti un minor numero di ore.

Ebbene ieri ho ascoltato una trasmissione radio del Sole 24 ore in cui si diveva che questa "profezia" aveva forse trovato la sua realizzazione.
Si parlava di una fabbrica in Germania, in cui per risparmiare i costi derivanti dall'uso delle macchine, si era deciso di ridurre l'orario di lavoro da 40 a 36 ore settimanali, tenendo chiusa la fabbrica per 3 giorni a settimana e obbligando gli operai a lavorare 9 ore al giorno.
Mi dispiace ma io la "profezia l'avevo interpretata in un altro modo.
Avevo pensato che, approfittando della riduzione dei tempi di produzione dovuta alle macchine, si sarebbero potute diminuire le ore lavorative giornaliere! 


Un'altra notizia letta ieri: il Comune di Roma vorrebbe mettere in atto il telelavoro, cioè il lavoro da casa.
Effettivamente, per quanto riguarda molti lavori di tipo impiegatizio, questi si possono svolgere tramite computer.
I benefici consisterebbero nei molti soldi risparmiati sugli affitti degli uffici.
Anche per gli impiegati ci sarebbero dei vantaggi,
pensiamo alla maggiore facilità di gestire l'allevamento dei figli e la gestione della casa.

Gli svantaggi: gestire tutto da casa, non avere più l'obbligo/occasione di uscire ogni giorno per andare in ufficio, non incontrare più altre persone.
E' vero che non tutti i colleghi di lavoro possono essere simpatici, ma molti anche sì, e le occasioni di incontro sono sempre positive. Vedremo.





venerdì 23 gennaio 2015

suggestioni






Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le ragazze rapite


Qualche pensiero sulla brutta avventura in cui sono andate a cacciarsi due ragazze imprudenti.

Noi lettori non abbiamo accesso ai documenti e quasi mai abbiamo tutti i dati necessari per capire.
Dobbiamo quindi far riferimento anche alla nostra esperienza  di come vengono manipolate le notizie.

Ora, (a parte il fatto che, per fare volontariato in zone di guerra pericolose, dovrebbe essere altamente consigliato collegarsi con Associazioni di grande esperienza e molto organizzate, e non andare per conto proprio), ci sono molte cose che non mi convincono in questa storia:
- il fatto che
i Servizi abbiano rivelato al Fatto Quotidiano che già da un po' tenevano le due ragazze sotto osservazione, e che avevano intercettato le conversazioni con dei mediatori, per facilitare "lo sbarco" in Siria.

- il fatto, di cui pure i Servizi erano a conoscenza, che le ragazze non intendevano solo portare aiuti umanitari alla popolazione, ma anche  entrare in contatto col cosiddetto Esercito libero siriano, (cioè quella parte di esercito che si oppone ad Assad), per consegnare loro kit sanitari.

Mi sono chiesta: dal momento che, a detta di tutti i giornali, questo cosiddetto Esercito libero è costituito da molti gruppi tra cui alcuni riferentesi ad Al Quaeda, come si fa a sapere con certezza con quale di questi gruppi si entra in contatto?
E inoltre: questo può rientrare nel concetto di volontariato a scopo umanitario?
Ad ogni modo, una volta arrivate in Siria le ragazze sono state rapite, per ottenere un riscatto o altro, proprio grazie ai mediatori cui si erano affidate.
A vantaggio di chi siano state rapite, non s'è capito bene.
E comunque i Servizi pare seguissero le loro traversie, tant'è che è stato possibile recapitare antibiotici ad una delle ragazze che si era ammalata.

In conclusione, mi è sembrato molto strano che le ragazze siano state lasciate partire, dal momento che in quelle condizioni quasi sicuramente sarebbero andate ad impattare contro qualche grosso guaio, per loro e per noi, come infatti è stato.
Forse sono state usate.








martedì 20 gennaio 2015

lunedì 19 gennaio 2015

PD, primarie, Cofferati...


Stupidamente stupita?
Parlo dell'attacco concentrico della stampa a Cofferati, per la sua uscita dal PD, dopo lo scandalo delle primarie liguri.
Primarie inquinate dalla mafia, dal voto di persone straniere di nazionalità cinese e marocchina andati al voto, sembra, per 2 euro, oltre che dalla partecipazione della destra.

Probabilmente sarà interessata la Procura, ma Renzi ha tirato dritto.
La "vincitrice, Paita, è una collaboratrice di quel Burlando che ha governato finora, accusato di aver provocato la rovina del territorio ligure (in occasione della recente alluvione), grazie al suo spasmodico entusiasmo per l'edilizia.


Ho letto ieri un articolo di Repubblica in cui veniva fatto dal giornalista Merlo un ritratto di Cofferati, in cui venivano descritti i suoi difetti, tra i quali: l'essere un uomo di sinistra, l'essere rimasto attaccato all'articolo 18, al sindacalismo in cui si difendono gli operai, e non si ama la flessibilità del neoliberismo, eccetera.
Solo che per me questi non sono difetti, ma doti.
Questi sono comportamenti di sinistra, e un partito di sinistra, quale dichiara di essere il PD, dovrebbe fare per l'appunto una politica di sinistra, difendendo i diritti dei lavoratori. Altrimenti prima o poi sparisce.
Un partito di sinistra non può fare la politica della Troika, e non si allea col partito di un pluricondannato.

Quello che mi ha più colpito è stato l'attacco anche di quella parte della stampa  che, come il PD, continua a definirsi di sinistra, ma ha perso il baricentro. Avrà i suoi motivi, mi pare ovvio.

Cofferati, come tutti gli esseri umani, avrà i suoi difetti.
Ricordo però che da sindacalista fu capace di mobilitare, contro Berlusconi, 3.000.000 di lavoratori contro l'attacco all'articolo 18.

Ricordo anche che, finito il suo lavoro da sindacalista, il PD o come allora si chiamava, resistette con tutte le sue forze all'entrata in politica di Cofferati, nell'ambito del partito. 
E' chiaro che li avrebbe schiacciati tutti, e poco gliene fregò di perdere una figura di valore.





benedizioni


Ieri abbiamo fatto una piccola gita.
Arrivati nei pressi di Fara Sabina, ci siamo trovati incolonnati in una discreta coda.

Un incidente? Non si vedeva nulla di preoccupante.
Era più o meno l'ora in cui i devoti uscivano dalla messa. Qualcuno ha fermato una signora, sporgendosi dal finestrino e chiedendo lumi.

Risposta: "c'è la fila perché il prete benedice le macchine e raccoglie l'obolo. Sa, una volta si benedicevano gli animali...



suggestioni









La poesia del lunedì - La mia malinconia


La mia malinconia

La mia malinconia è tale e tanta
che i' non credo che, s'egli 'l sapesse
un, che mi fosse nemico mortale,
che di me di pietade non piangesse.

Quella, per cu' m'avvèn, poco ne cale;
ché mi potrebbe, sed ella volesse,
guarir 'n un punto di tutto 'l mie male, 
se della pur: "i' t'odio", mi dicesse.

Ma quest'è la risposta c'ho da lei:
ched ella non mi vol né mal né bene,
e ched'i' vad'a far li fatti miei;

ch'ella non cura s'i' ho gio' o pene,
men ch'una paglia che le va tra' piei.
Mal grado n'abbi Amor, ch'a lei mi diène!

metto il link al sonetto dell'Angiolieri
pubblicato la scorsa settimana:


Cecco Angiolieri: S'i' fosse foco

e chi ne avesse voglia potrà leggere
una  riflessione di Luigi Pirandello, che
si chiede se Cecco Angiolieri sia stato
un poeta umoristico, e cosa debba
intendersi con questa definizione:

Angiolieri era un poeta umoristico?




sabato 17 gennaio 2015

dimenticata






venerdì 16 gennaio 2015

La satira e il Papa


 Non mi è piaciuto Papa Bergoglio quando in aereo, parlando degli omicidi compiuti in Francia contro Charlie Hebdo, ha detto che non condivideva il metodo ma comprendeva in sostanza l'....zzamento dei terroristi per le vignette su Maometto.
Anche lui, ha detto, se gli avessero offeso la madre, avrebbe sferrato un pugno, (e cioè avrebbe usato violenza). E poi non si deve recare offesa alle credenze religiose.


Ho detto all'inizio che non mi era piaciuto papa Bergoglio, poi riflettendo ho pensato che il papa fa il suo lavoro. Le religioni non possono essere democratiche,  i dogmi sono incriticabili.
Io però sono laica, e quindi ho il diritto di mettere in dubbio e criticare quel che voglio.
I vignettisti uccisi hanno fatto satira, cioè hanno usato il loro diritto di criticare ed esporre le magagne dei poteri politici e religiosi.
Possono non piacere, a volte possono essere di cattivo gusto, ma la libertà di stampa e di espressione delle idee va tutelata da uno Stato democratico.
Se la satira poi dovesse incorrere nella menzogna, si può ricorrere alla Giustizia.
Metto un link ad un articolo che condivido:

Lia Celi: un catechismo da bullo della fede.



Roma






giovedì 15 gennaio 2015

L'ignoranza dei parlamentari italiani


L'altra sera sono stata assalita dal terrore: avevo appena visto una replica di una trasmissione della Gabanelli. Un giornalista intervistava molti nostri parlamentari, chiedendo se sapevano cos'era il Ttip.
Il risultato: non solo Scilipoti, ma anche tutti gli altri, compresi alcuni nomi considerati di livello, senza vergogna, hanno affermato di non sapere di cosa si stesse parlando.

Ora, va detto che il Ttip è un importantissimo accordo di collaborazione commerciale  che gli USA stanno tentando con tutte le loro forze di far firmare all'Europa.
Va detto anche che le trattative, udite udite,  su richiesta degli USA si stanno svolgendo in segreto.

 Va considerato soprattutto il fatto che questo trattato toglierebbe ai singoli stati nazionali la possibilità di mantenere gli standard di igiene e qualità dei prodotti alimentari cui siamo abituati. Per fare un solo esempio, pensate che la carne di derivazione USA è infarcita di ormoni, e che gli Ogm la fanno da padroni,  ma se l'Italia decidesse di voler mantenere alcuni degli standard di igiene e qualità cui facevamo riferimento, potrebbe essere direttamente portata in giudizio dalle multinazionali del settore, per danno economico, bypassando quindi la sovranità dello Stato. 

Tanti cittadini e tanti esperti sono seriamente preoccupati, tant'è che in poche settimane una petizione contro il Ttip è stata firmata da oltre 1.000.000 di cittadini europei.
Di fronte alla possibilità che l'Unione Europea firmi questo accordo, così controverso e pericoloso, la cui importanza come abbiamo visto dai risultati della petizione è riconosciuta da moltissimi cittadini dell'Unione:

- i nostri parlamentari dichiarano
di non sapere neanche cosa sia il Ttip

- purtroppo però saranno proprio queste persone così "ignoranti" a dover votare se ratificare l'accordo.

Come già altre volte ho pensato: ma questi non leggono neanche i giornali! 
Siamo in una situazione pericolosa.



Perché Obama non è andato alla marcia di Parigi


Alcuni terroristi, che fanno riferimento all'Islam fondamentalista,  hanno ucciso il direttore e alcuni giornalisti di Charlie Hebdo, settimanale di satira che prende di mira politici e le tre principali religioni monoteiste, in nome della laicità e della libertà d'espressione.

Perché Obama non è andato a Parigi
, dove erano convenuti decine di leader mondiali (tra cui molti ipocritoni, è vero), alla marcia contro il terrorismo islamico?

Forse perché, i terroristi dell'Isis, sono stati finanziati proprio dagli Stati Uniti, per abbattere il Presidente siriano Assad.



lunedì 12 gennaio 2015

suggestioni






la poesia del lunedì - S'i' fosse foco

Cecco Angiolieri nacque a Siena nel 1260.

Suo padre proveniva da una ricca famiglia di banchieri, era una personalità molto in vista della vita politica ed economica della città.
Sua madre, Lisa de’ Salimbeni, apparteneva ad una delle più nobili e potenti famiglie del Comune.
Nel 1281 Cecco era fra i Guelfi senesi all'assedio dei concittadini ghibellini asserragliati nel castello di Torri di Maremma nei pressi di Roccastrada, e fu più volte multato per essersi allontanato dal campo senza permesso.
In situazioni simili fu coinvolto anche negli anni seguenti,  e nel 1291 fu implicato in un fatto di sangue.
Padre e figlio  militarono come alleati dei fiorentini contro Arezzo nel 1289 e fu allora che, probabilmente, Cecco conobbe Dante.

Alcuni sonetti testimonierebbero la difficile amicizia tra i due, e le loro tenzoni poetiche.
Ad ogni modo è a questi anni che risale la maggior parte della sua produzione poetica.
Intorno al 1296 fu allontanato da Siena, a causa di un bando politico.
Nel 1302 Cecco svendette per bisogno una sua vigna. Dopo il 1303 fu a Roma, sotto la protezione del cardinale senese Riccardo Petroni.
Da un documento del 25 febbraio 1313 sappiamo che i cinque figli rinunciarono all'eredità perché troppo gravata dai debiti.
Si può presupporre che Cecco Angiolieri sia morto tra il 1310 e il 1313.

La poetica di Cecco Angiolieri segue i canoni della poesia comico-parodica, propria della tradizione goliardica medievale, e si contrappone alla linea poetica allora dominante,  lo stilnovo, tentando di rovesciare i topoi della raffinata corrente di Dante, Cavalcanti e Guinizzelli.
La donna-angelo diventa cosi’ una creatura terrena, anche volgare.
La sua poesia si apre al mondo medio-popolare dei mercanti e degli artigiani, a differenza dei poeti del dolce stil novo, che si rivolgevano ad una cerchia ristretta e aristocratica di amanti del sapere.

Cecco Angiolieri scrive:

« Tre cose solamente mi so' in grado,
le quali posso non ben ben fornire,
ciò è la donna, la taverna e 'l dado;
queste mi fanno 'l cuor lieto sentire.»

Da quello che ci è stato tramandato, questo interessantissimo poeta fu uno scapestrato dissipatore. Non m’interessa.
Voglio mostrarvi i due aspetti della sua arte e, forse, della sua personalità, esemplificati da due meravigliosi sonetti: la furia trascinante di S’i’ fosse foco, e la malinconia (scusate la ripetizione) di La mia malinconia.

Questa settimana leggeremo il primo sonetto, che è apparentemente uno sfogo contro Dio il mondo e la propria famiglia, in realtà un raffinatissimo gioco letterario.

P.S. Il sonetto S’i’ fosse foco ha avuto anche una trasposizione musicale ad opera del cantautore genovese Fabrizio De André.
P.P.S. Cecco Angiolieri è tra i personaggi di una novella del Decameron (la quarta della nona giornata).




S'i' fosse foco
 
S'i' fosse foco, arderei 'l mondo;
s'i' fosse vento, lo tempesterei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Deo, mandereil' en profondo;

S'i' fosse papa, sare' allor giocondo, 
ché tutt'i cristiani imbrigherei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzerei lo capo a tondo.

S'i' fosse morte, anderei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similmente farìa da mi' madre.

S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre, 
e vecchie e laide lasserei altrui.



(a lunedì prossimo, col secondo sonetto)



sabato 10 gennaio 2015

mercoledì 7 gennaio 2015

Certe derive del femminismo odierno


Certe derive del femminismo odierno, nel '68 non avrei mai potuto immaginarle.
 

Oggi alcune femministe, anche di alto profilo insistono nel dire che la prostituzione è ok, se è una libera scelta.
A parte i dubbi sulla libera scelta, penso che un essere umano non dovrebbe ridursi a vendere il proprio corpo.
Prostituirsi o cedere un rene per soldi sono la stessa cosa. 

E' cedere la proprietà su sé stessi, e quando hai perso questo, hai perso tutto.

Un'altra posizione che non condivido è quella sul velo: se il velo è una libera scelta perché vietarlo?
Sono d'accordo sul non vietarlo, purché la portatrice di velo sia riconoscibile.
Quanto al fatto che sia una libera scelta...
Se fosse così dovremmo vedere anche molti maschi, col velo.


Un'altra cosa che mi infastidisce è un certo modo di declinare i sostantivi quando si applicano ad una donna: la Presidenta, la scrittoressa.
D'accordo che molti sostantivi al femminile qualche decennio fa non esistevano perché alle donne erano vietate certe professioni, ma ora non è più così, e allora perché rendersi ridicole!
Basterebbe considerare di genere neutro, adatti sia alle donne che agli uomini, i sostantivi che una volta venivano applicati solo ai maschietti.



No all'obiezione di coscienza negli Ospedali Pubblici


Ho firmato una petizione di change.org, che chiede sia vietata l'obiezione di coscienza negli Ospedali Pubblici, ecco il link:

No all'obiezione di coscienza negli Ospedali Pubblici

Gli obiettori di coscienza fanno confusione tra libertà di coscienza e obiezione di coscienza.

La libertà di coscienza è un diritto che non può trovare limitazioni.
Nessuno può accettare di compiere azioni che ledano diritti fondamentali (sanciti peraltro dalla Costituzione).

L'obiezione di coscienza invece, facciamo l'esempio dell'opposizione all'aborto, fa riferimento a convinzioni personali, quasi sempre di natura religiosa, che vorrebbero limitare un diritto garantito dalla Legge.

Ricordiamoci sempre che lo Stato è laico.




martedì 6 gennaio 2015

suggestioni






lunedì 5 gennaio 2015

per iniziare bene l'anno... ecco la poesia del lunedì


Vorrei stringere nudo, una sera,
il mio cavaliere fra le mie braccia, 
e che lui si sentisse felice
solo che io gli facessi da cuscino, 
perché mi piace più di quanto
Florio piaceva a Biancofiore:
io gli concedo il mio cuore e il mio amore,
il mio senno, i miei occhi e la mia vita.

Bell'amico, gentile e valoroso,
quando vi avrò in mio potere?
Potessi giacere con voi una sera
e darvi un bacio d'amore!
Sappiate che avrei grande desiderio
di avervi in luogo di marito,
a condizione che mi promettiate
di fare soltanto ciò che io vorrei.
(Contessa di Dia)

P.S. La Contessa di Dia era una trovatrice provenzale, spesso paragonata alla poetessa del '500 Louise Labé.
Qui ci troviamo alla fine del XII secolo. Mentre la cultura clericale era prevalentemente maschile, la nuova poesia vede le donne spesso protagoniste.
Nella poesia dei trovatori ci sono pagine di accesa sensualità. Le due strofe di questa poesia fanno riferimento alla pratica amorosa dell'asag, della prova, in cui il cavaliere veniva ammesso nel letto della dama nuda, ma gli era richiesta una prova di forza morale, di non andare oltre baci e abbracci.
(Poesia e notizie tratte da Alfonso Berardinelli, 100 poeti, Itinerari di poesia, Mondadori 1997.



giovedì 1 gennaio 2015

buon anno