giovedì 26 maggio 2011

una vicenda triste


Voglio parlare di una cosa molto delicata e terribile: una piccola è morta perché dimenticata dal papà in macchina, al sole, per 5 ore.

Una cosa tremenda, poteva succedere a chiunque, è stato detto.
La mamma, dopo una prima reazione istintiva contro il marito, lo ha difeso con una dichiarazione pubblica in TV.

E' vero, fare i genitori è la cosa più difficile del mondo, un mestiere impossibile, si sbaglia sempre o meglio, quasi sempre.

Sento il bisogno di raccontare come ho vissuto personalmente questa triste vicenda. Nelle parole della mamma ho sentito un eccesso di giustificazioni nei confronti del marito: lo ha descritto come una persona oberata da troppi compiti: pensare alla bambina, perché la moglie era incinta di 8 mesi, pensare al lavoro all'Università, alla casa da poco ristrutturata, ecc. Troppi impegni cui star dietro nella nostra vita di tutti i giorni, la conclusione era che , per questa serie di ragioni, il marito non era colpevole di nulla.

Ecco, quest'ultima frase mi è sembrata inopportuna, e forse non giusta.

Molto si è parlato di questa vicenda sui giornali, e tanti pareri sono stati espressi.
A giudicare dalle opinioni riportate, mi è sembrato che prevalessero i giudizi assolutori, fino ad arrivare alla dichiarazione espressa oggi su Metro da Luisa Muraro: Se la madre di Elena la difende, noi assolviamo il padre...dovremmo augurarci che dimentichi...


A me è sembrata una vicenda dostoevskiana.
Sia pur con tutte le giustificazioni che possiamo affannarci a trovare per il papà, identificandoci con lui e con quello che ha detto a sua difesa la moglie, resta il fatto che ha dimenticato la sua bambina in macchina al sole, e che questa dimenticanza ne ha causato la morte.

Non so, forse dovremmo tagliare qualcuna delle cose che facciamo nella nostra vita, per privilegiare la cura delle persone.
Quest' ansia collettiva di assolvere il papà della bimba, pur pensando che questa vicenda deve averlo colpito orribilmente, mi ha dato come l'impressione che la vita di quella bambina fosse poco importante.

P.S. Il culmine dell'assurdo è stato raggiunto dalle dichiarazioni di uno psicologo, maschio, il quale ha dichiarato che gli uomini non ce l'hanno nel sangue la cura dei figli.
Come a dire che la cura dei figli spetta alle donne. Quindi i maschi sarebbero degli incapaci mentali ed emotivi, degli irresponsabili.
Ma questo psicologo ha riflettuto su quello che ha detto?




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