sabato 26 novembre 2011

Pene giuste per i delitti


Marta Russo, studentessa universitaria, fu uccisa mentre camminava lungo un viale dell'Università.
Fu uccisa da un assistente universitario insieme ad un collega, da una finestra di un'aula della Facoltà di Giurisprudenza.


Perché fu uccisa? Si disse che i due sfidavano la sorte, provando a sparare per vedere se qualcuno sarebbe stato colpito.
Il colpevole, Giovanni Scattone, fu condannato a poco più di 5 anni di carcere.
5 anni per un omicidio? E per un omicidio così folle, che dava prova di nessuna considerazione della vita umana delle altre persone?

Ora l'omicida insegna filosofia (!!!) nel liceo, assurdità dei casi della vita, in cui aveva studiato Marta Russo.

Giustamente la mamma della ragazza assassinata, si chiede se una persona che si è macchiata di un tale delitto stia bene ad insegnare ai ragazzi, ossia a prendersi cura delle menti e della personalità dei giovani.



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