martedì 26 febbraio 2013

Napolitano ha sbagliato. Bersani ha sbagliato.


Napolitano ha sbagliato quando, più di un anno fa, preso atto della situazione economica e del fallimento del governo Berlusconi, ha nominato Mario Monti presidente del Consiglio. 
Bersani ha sbagliato quando, più di un anno fa, preso atto della situazione economica e del fallimento del governo Berlusconi, non ha chiesto a Napolitano di andare al voto.

Cosa sarebbe accaduto, con molta probabilità, se si fosse andati in quel momento alle elezioni? Che il PD avrebbe stravinto e sarebbe toccato a lui l'onore e l'onere di governare. 
Cioè di salvare l'Italia, proponendo un programma di sacrifici che non sarebbe stato bene accolto dalla popolazione ma, cosa che ci aspettiamo da un partito di sinistra, proponendo una ripartizione quanto più possibile equa dei suddetti sacrifici.

Bersani non ha avuto le palle per far questo, ha preferito che fosse Monti il banchiere cattivo a togliergli le castagne dal fuoco, e si è visto come è andata: sacrifici a man bassa per la classe medio-bassa, risalita del giocatore delle 3 carte Berlusconi, ed esplosione di Grillo.
E ora la Germania e l'Europa ci chiedono la grosse coalition proprio con Berlusconi, che follia!

Mentre Bersani in campagna elettorale continuava a blaterare, il malcontento cresceva e di conseguenza le truppe di Grillo.
Ma era tanto difficile capire che i cittadini lavoratori insegnanti pensionati impiegati e operai non ne potevano più?
Che non ne potevano più di un partito di sedicente sinistra che quando ne aveva avuto l'opportunità non aveva accettato di prendere in mano la situazione per uscirne senza troppi danni per i non ricchi? Era troppo pretendere questo da un partito di sinistra? 

Era troppo, durante quest'ultima campagna elettorale cercare di coagulare su un programma unico le voci di sinistra presenti in vari partiti?
C'era bisogno di maltrattare Ingroia?
C'era bisogno di parlare di tutte le istanze grilline come di antipolitica, senza distinguere?


Nella presente orrenda situazione, che addebito in gran parte al PD per la sua mancanza di coraggio, per non aver voluto ricordare che fare politica non è una posizione di rendita, ma dovrebbe significare assunzione di responsabilità, penso che bisognerebbe lavorare sulla soluzione proposta ieri sera da Niki Vendola: trovare una confluenza programmatica con i grillini.
Sono tante le voci in comune, che il PD gliene presenti un sventagliata. Non credo che si sottrarrebbero.


P.S. Vendola ha sbagliato, ed è stato punito dagli elettori, a sdraiarsi sulle posizioni di Bersani. Ora insista su una posizione di vera sinistra e sul colloquiare coi grillini.
Non credo che l'elettorato gradirebbe un apparentamento del PD col giocatore delle 3 carte. Io almeno non glielo perdonerei.



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