domenica 24 marzo 2013

Il bambino di Cittadella


Per fortuna il bambino di Cittadella, strappato alla mamma, con cui aveva sempre vissuto fin dalla nascita, è tornato in quella che considera la sua casa.
Fece scalpore, qualche mese fa, il video girato dalla zia.
In esso veniva mostrato il prelevamento violento del bambino da scuola, con i poliziotti e il padre che si prodigavano nello strattonare violentemente il bambino, che si opponeva con tutte le sue forze.

Ho scritto tempo fa, su questo stesso blog un post, cui metto il link:

A quanto scritto allora vorrei aggiungere che la mamma ha riottenuto l'affido del bambino grazie alla Cassazione, che ha cancellato la precedente decisione del Tribunale, basata sulla Pas.
Riguardo alla Pas affermo che:
non è una sensata teoria psicologica, ma un artificio retorico, un assurdo logico,  in base al quale, per definizione,  il genitore cattivo è sempre quello con cui il bambino vuole vivere, e il genitore buono è quello rifiutato dal bambino.
Per cui, se un bambino afferma di voler vivere con la mamma, perché il papà lo picchia o è un pedofilo, non si va ad indagare come stanno effettivamente le cose, ma si dà per certo che il bambino menta per appoggiare la mamma. 
Un'ultima nota: è certamente meglio, per un bambino, poter crescere con la protezione e l'aiuto di entrambi i genitori, ma quando uno o una di essi si riveli manifestamente inidoneo/a, basta con questa retorica della doppia genitorialità obbligatoria.




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