lunedì 25 novembre 2013

democrazia diretta


Sono molto delusa dal Movimento 5 Stelle.

Chiarisco: apprezzo alcuni giovani esponenti del Movimento che siedono in Parlamento, anche se mi auguro che facciano di più e sono arrivata a sperare che costituiscano un gruppo autonomo, uscendo dal Movimento.

Tuttavia, il modo di Grillo di concepire la politica mi è sembrato molto simile a quello dei politicanti che lui critica.

In un momento grave per la nostra nazione avrebbe potuto far pesare i suoi voti, inducendo gli altri partiti e soprattutto il PD a far qualcosa di concreto, dimostrandogli che avrebbero perso la faccia non appoggiando qualcosa di buono.
La sua strategia invece è stata quella di mirare ad elezioni il più presto possibile, anche col Porcellum, sperando di far tabula rasa degli avversari, vincendo col 100%.

E governare col 100% sarebbe democrazia? Io la chiamerei dittatura.

Un altro punto del programma M5S che non mi convince assolutamente è il riferimento alla democrazia diretta.

La democrazia diretta è quella che si praticava nei villaggi dell'antica Grecia dove i capifamiglia si riunivano periodicamente nella piazza principale o sotto un grande albero, discutevano e prendevano le decisioni a maggioranza.
Ma questo in nazioni costituite da decine di milioni di abitanti non è possibile, sono necessari rappresentanti eletti dai cittadini.

"Non hai capito niente
, mi si dice, la democrazia diretta verrà attuata col ricorso alla rete! Con la rete ognuno vale uno, siamo tutti uguali"!

E non va mica bene
: dobbiamo difendere le particolarità che ognuno di noi presenta rispetto agli altri e le differenze di opinione e pensiero.
Quello che Grillo e soprattutto Casaleggio ci prospettano è una moltitudine numerica indifferenziata, pronta ad essere manipolata dal furbacchione, dal Grande Fratello.
Mi sembra di leggere Orwell.



Nonostante questo, stante la pietosa situazione politica in cui viviamo, gestiti dalla Casta affratellata dai privilegi  autovotati, spero che tra gli eletti del M5S ci siano persone guidate da qualche ideale che sappiano ribellarsi ai diktat che gli vengono dal capo, e che propongano alcuni dei punti non male del programma grillino.












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