martedì 21 novembre 2017

adozione e rintracciabilità dei genitori naturali


Molti di noi, credo, siano stati colpiti dalla vicenda riguardante una giovane donna, adottata, che con l'aiuto della trasmissione Chi l'ha visto? è riuscita a ritrovare la madre naturale.
Madre naturale che, tramite un messaggio, le ha chiesto di non cercarla più, in quanto la sua nascita era stata il frutto di uno stupro, di cui lei era il simbolo.


Una storia tremenda, da cui emerge la sofferenza di entrambe le donne.
Sono d'accordo con la blogger Eretica del Fatto Quotidiano che giudica molto negativamente l'intervento della trasmissione tv che ha violato la privacy e il volere di una donna che, al momento in cui aveva dato in adozione la sua bambina, aveva deciso di non essere più rintracciabile.
Con quale diritto si sono comportati in questo modo?


Riguardo alla giovane figlia, ha dichiarato che era stato terribile per lei leggere le parole della madre naturale, era come sentirsi di nuovo rifiutata.
Inoltre sperava che il messaggio della madre naturale fosse un falso opera di qualcun altro. 

E' difficile dire qualcosa di sensato quando si è di fronte alla sofferenza di due persone, ma proverò a dire la mia, sempre premettendo che in un certo modo mi sento parte in causa in quanto madre adottiva.

Ho preso atto che la legislazione di vari paesi va sempre più nel senso di permettere ai figli adottivi l'accesso ai dati dei genitori naturali, qualora questi ultimi non abbiano fatto esplicito divieto di rivelare i loro dati.
Quest'ultimo caso riportato dai giornali ha fatto crescere le mie perplessità riguardo a questa tendenza.
Penso questo: se un genitore dà in adozione un bambino e non vuol essere più rintracciabile, ci sarà un motivo serio per cui rinuncia alla sua genitorialità.
Se il bambino, come è augurabile, viene al più presto adottato, questi diventano i suoi genitori.
Ora, posto che anch'io, se fossi una persona adottata, mi chiederei quali sono i miei genitori originari e perché mi hanno "abbandonata", e mi farei mille fantasie belle e brutte,  questo è naturale. E la persona adottata va aiutata ad elaborare queste fantasie e ad accettare la realtà.

Sono giunta alla conclusione che la nuova tendenza legislativa possa fare solo del male alle persone adottate, le spinge ad un ritorno al passato con l'assurda speranza di cambiarlo, non li aiuta ad accettare la realtà e ad abitarla con soddisfazione.






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