lunedì 12 dicembre 2011

il voto è uguale per tutti

Leggo sul sito di avanzi, che sul sito economico La voce è stata fatta da due demografi una proposta, secondo la quale all'interno dell'insieme degli elettori, dovrebbe avere un maggior valore il voto dei giovani.

Di fronte ad una simile proposta ho pensato: ma come gli è potuta venire in mente?
I cosiddetti esperti sono evidentemente d'accordo col verbo che i giovani stanno male a causa dei privilegi (udite udite!) degli anziani.

Gli è stato fatto notare che il voto uguale per tutti è un fondamento della democrazia. Hanno risposto che la loro proposta non inficiava questo valore perché all'interno delle varie classi d'età il valore del voto rimaneva lo stesso.

Ma che logica è questa? Dobbiamo essere più esplicativi?
Non pensavo che due superlaureati non capissero che se ai giovani dai valore 100 e agli anziani valore 50, non hai garantito affatto l'uguaglianza dei diritti e sei invece entrato in un meccanismo dittatoriale.





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