giovedì 1 dicembre 2011

libertà di scelta e Stato laico



Passati 2 giorni, dopo la scelta di morte di Lucio Magri, sono cominciate le polemiche.

Penso che decidere di uccidersi sia una scelta difficilissima, e che il nostro impulso più forte, forse l'unico impulso naturale che riconosco, sia il desiderio di sopravvivere.
Perciò, per decidere di privarsi della vita, dev'esserci un motivo veramente molto serio, cogente direi.

Al di là del fatto che bisognerebbe porre attenzione alle persone fragili, quelle che tentano spesso il suicidio, che per fortuna non va sempre a segno, e quelle sono chiaramente persone che hanno bisogno di aiuto, il fatto dirimente secondo me è la libertà di scelta delle persone.

Ieri un membro della Chiesa cattolica ha dichiarato che la vita non è nostra ma è di Dio, quindi noi non siamo liberi di disporne. Questa è la posizione della Chiesa cattolica ed è chiaro che avrà valore per i suoi fedeli.

Per i suoi fedeli ripeto, ma la Chiesa cattolica non può avere la pretesa che questa debba essere la posizione dello Stato laico, e costrittivamente imposta ai cittadini.



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