mercoledì 4 maggio 2016

Augias sulla piccola Fortuna


Linko qui sotto un articolo di Repubblica che ho appena letto:

Augias sulla piccola Fortuna

Corrado Augias è stato intervistato, durante una trasmissione televisiva, sul caso della piccola bambina di Napoli, vittima degli stupri di un pedofilo, che per non farsi scoprire l'ha uccisa.
La bambina viveva in un palazzo dove probabilmente si erano già verificati casi simili, e dove tutti stavano zitti, sia perché l'ipocrisia è un brutto guaio che affligge molta parte dell'umanità, ma anche perché l'omertà era incentivata dal fatto di vivere in un palazzo ed in un quartiere "mafioso".
Augias ha messo in evidenza il fatto che una bambina di 6/7 anni fosse vestita come una sedicenne.
Questa osservazione è stata recepita come una giustificazione per il pedofilo.

Io non penso proprio che Augias volesse dire questo.
Per stupro s'intende una violazione della volontà e del corpo altrui, quindi lo stupro non può avere mai alcuna giustificazione, anche se lo stupratore si trovasse in presenza di una ragazza maggiorenne abbigliata in modo discinto. 
Anch'io ho osservato quello che Augias voleva far notare all'intervistatore e che non riguarda solo quella povera bambina; penso volesse dire che siamo in presenza di un mondo distorto, in cui i bambini non vengono più trattati in quanto tali, lasciandogli il tempo di crescere. 

In passato il concetto di bambino non esisteva, era considerato "un piccolo uomo".
Ricordate i romanzi di Dickens e le sue denunce dei piccoli che venivano fatti lavorare come i grandi per tutto il giorno nelle fabbriche? Vogliamo tornare a quei tempi?
Il fatto che spesso molti genitori li vestano già da grandi, è il sintomo di qualcosa che non va, di un problema enorme che andrebbe affrontato con molta cura.




2 commenti :

  1. Dell'insieme di quanto avvenuto Augias ha sottolineato che la bambina fosse vestita come una sedicenne, chiedo scusa ma quando le bambine si mettono le scarpe col tacco, della mamma, Augias cosa direbbe? E ancora quando augias va al cinema e vede un film di un regista di gialli, cosa fa? Telefona ai carabinieri? Forse non ha capito la differenza tra gioco-immaginazione e la realtà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Augias non stava parlando dei giochi di una bambina, ma si chiedeva perché molti genitori vestano i loro figli come se fossero grandi. E non è qualcosa di poco conto, perché vestirli in un certo modo manda il messaggio che i bambini sono come i grandi, cosa che non corrisponde al vero. Augias non voleva "fare un rimprovero" alla bambina, ma ai grandi che invece di proteggerli e di fargli vivere l'infanzia, li "conciano" da grandi, come se fossero oggetti da esibire e di cui vantarsi. Ci sarebbero molte altre cose da dire sulla nostra società malata.

      Elimina