lunedì 2 febbraio 2009

la dottrina mitterand


Il
caso Battisti ha riportato all'onore delle cronache la dottrina Mitterand.
Questa dottrina consistette nella decisione di Mitterand di non estradare i terroristi degli anni di piombo.
Perché lo fece? Credo per comodità. Garantì ai terroristi l'impunità in cambio della certezza che non avrebbero creato casini in Francia.

Non ha fatto migliore figura l'attuale leader francese Sarkozy.
Dapprima ha sostenuto che non avrebbe più avallato la dottrina Mitterand, in seguito alle proteste dei familiari delle vittime del terrorismo, per come aveva gestito il caso Petrella. Poi, c'è cascato di nuovo.

Nel caso Battisti la Francia ha semplicemente passato la patata bollente al Brasile di Lula, in cambio probabilmente di qualche favore.

Quello che veramente non capisco, è l'atteggiamento di molti intellettuali francesi in difesa dei terroristi. Cosa c'è da difendere?
Si sarebbe forse potuto capire un attacco al tiranno; ma loro uccisero Moro non perché fosse il tiranno, ma perché stava preparando un accordo di governo che avrebbe compreso l'opposizione.
Inoltre, per far crollare il regime, o sparavano nel mucchio per impaurire la popolazione , o colpivano i migliori tra i servitori dello Stato, perché nessuno doveva collaborare con esso.

Alcuni dei terroristi erano figli di dirigenti della sinistra, si arrogarono il diritto di decidere chi aveva il diritto di vivere e chi no.

Pennac, Fred Vargas, riflettete meglio, o spiegate voi a noi in base a quali informazioni e riflessioni vi comportate così.



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