Riporto alcune righe di un'intervista a Stefano Rodotà, leggibile su Micromega:
Dopo aver praticamente chiuso il parlamento, dopo aver ridotto il Consiglio dei ministri a un comitato di affari del presidente del Consiglio, ecco che Berlusconi annuncia la sospensione dei diritti costituzionali. Perché è questo il significato dell'attacco alle istituzioni di garanzia...l'estinzione dello stato costituzionale di diritto...
Nella cultura di Berlusconi non c'è la democrazia, egli identifica l'interesse generale con il suo interesse personale...
Il voto popolare non scioglie dall'osservanza delle leggi. E'un postulato elementare dello stato di diritto...
Per il cavaliere i poteri indipendenti non esistono. Sono automaticamente opposizione... E così la Corte Costituzionale diventa un partito della sinistra...
Ieri, in una sede istituzionale all'estero ha denigrato le massime istituzioni di garanzia del nostro paese, il Presidente della Repubblica e la Consulta...
Quest'ultimo affondo lo ha travestito da difesa del Parlamento. Lì si fanno le leggi, ha detto...
Ma giudicare le leggi è il mestiere della Corte costituzionale. Se non lo facesse tradirebbe la sua missione...
In questo momento tutti quelli che hanno un qualsiasi ruolo all'interno delle istituzioni devono prendere una posizione esplicita e pubblica... E soprattutto... con Berlusconi che segue questa linea devastante di politica istituzionale, non si può avere nessun dialogo.
Se volete leggere l'intera intervista, eccovi il link:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/rodota-un-errore-il-dialogo-adesso-berlusconi-va-isolato/
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