martedì 29 novembre 2011

Concita De Gregorio sul PD


Ho letto ieri alcune dichiarazioni di Concita De Gregorio, ex direttore dell'Unità.
Quando, qualche tempo fa, la De Gregorio andò via dal giornale, ne rimasi dispiaciuta e molto sorpresa.
Aveva trasformato il vecchio giornale in uno molto più dinamico, aperto alle discussioni e alle novità politiche, ai movimenti ecc.
E non mi convinsero per niente le confuse parole con cui l'Amministrazione spiegò l'avvicendamento con un altro giornalista.

A distanza di qualche mese l'ex direttrice ci racconta che le si opponevano difficoltà ad intraprendere campagne giornalistiche, ma soprattutto riferisce di un incontro.
Un incontro con un alto dirigente del PD, da alcuni individuato in Fioroni, nel corso del quale la giornalista chiese conferma e ragione del non convinto appoggio, durante le elezioni a Governatore del Lazio, della radicale Emma Bonino.

E la De Gregorio ebbe conferma che la dirigenza del PD aveva scientemente perseguito la sconfitta della Bonino, sconfitta che avrebbe rafforzato la posizione di Fini, che così avrebbe lasciato Berlusconi, per poi arrivare all'accordo PD, Udc e Fini.
Senza contare che un pieno appoggio del Pd alla radicale Bonino, avrebbe fatto arrabbiare i vertici della Chiesa cattolica.

Oltre a questo la geniale dirigenza del Pd si era rifiutata di appoggiare le manifestazioni degli studenti. Tanto quelli non votano, era stata la spiegazione.
Oltre a quest'altro la geniale dirigenza del Pd si era rifiutata di appoggiare il referendum sull'acqua. Tanto non avrebbero raggiunto il quorum.

A questo punto non so se i dirigenti del Pd sono più stupidi o più di destra.
A me e a moltissimi come me, manca un grande partito di sinistra.
Mi manca un partito che si proponga delle mete ideali, che lotti per difendere i diritti degli operai, dei contadini, degli insegnanti, degli impiegati, delle persone non protette e non ricche.

Mi sembrava molto più capace di perseguire obiettivi di sinistra e ottenere successi il vecchio Pci, che non era al governo, che non si alleava con partiti geneticamente diversi, ma che spingeva ad accordi su punti concreti.

Che enorme delusione comunque, e uso la parola delusione al posto di altre, più volgari.

P.S. Devo anche notare la non grande diffusione su stampa delle dichiarazioni della De Gregorio.



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