martedì 14 agosto 2012

ILVA: proteggere chi lavora


Davvero c'è qualcuno che non capisce cosa significherebbe tenere aperta l'ILVA senza una totale bonifica sia della fabbrica che del territorio?

Davvero c'è qualcuno che non capisce che si tornerebbe indietro all'800, a quando i lavoratori non avevano diritti, ed erano considerati fortunati solo per il fatto di avere un lavoro, anche se da schiavi.
A me sembra che, in parte, siamo già a quel punto: guardiamo ai precari, agli extracomunitari, o semplicemente ai giovani e non solo, pagati in nero.

Tenere aperta l'ILVA senza decontaminare, significherebbe stabilire in concreto che chi non è ricco e ha bisogno di lavorare, deve accettare tutte le condizioni dei padroni delle fabbriche, non avere più il diritto alla salute.

Nell'800 in Inghilterra Charles Dickens portò su tutti i giornali lo scandalo dei bambini che lavoravano nelle fabbriche più di dieci ore al giorno.
Chi difenderà oggi gli operai, dal momento che partiti di sinistra e sindacati sembrano in dismissione?
Chi difenderà gli operai dell'ILVA, dato che il padrone della fabbrica elargiva finanziamenti elettorali al Pdl di Berlusconi e al PD di Bersani?



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