venerdì 25 aprile 2014

Domenica a Roma la canonizzazione di due Papi


Domenica a Roma ci sarà la canonizzazione di due papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Attese centinaia di migliaia di persone; si è parlato di evento mediatico-pubblicitario.

Si legge che vengono acquistati in abbondanza gadget di Giovanni Paolo II, quasi ignorati quelli dell'altro. Forse perché troppo lontano nel tempo, soprattutto per i giovani.

Impossibile evitare un confronto tra i due.
Giovanni Paolo II
è stato un genio nell'uso dei media, supportato in questo da Navarro Valls: organizzazione di grandi eventi, viaggi, papa-boys, e capacità di relazionarsi con le masse.
Il giornalista Gianluigi Nuzzi, che ha scritto 2 libri sui segreti del Vaticano, ha parlato di un papa che ha coperto i preti pedofili, che ha permesso il riciclaggio di denaro mafioso presso lo Ior, banca Vaticana, che ha tollerato dittature in Sudamerica.
Ricordo la foto al balcone con Pinochet.

Giovanni Paolo II mi ha fatto sempre un'impressione particolare: più che un papa impegnato sulla dottrina, mi è sembrato un emulo dei papi guerrieri del passato.
Come Giulio II. Si chiamava così, mi sembra, il papa che commissionò la Cappella Sistina a Michelangelo. Sempre alla testa del suo esercito.

Un papa che lottò, utilizzando, dicono,  le enormi quantità di denaro che passavano per lo Ior, per finanziare la caduta del comunismo
Il papa che si oppose alla teologia della liberazione.
Il papa che, arrivato agli estremi della sua malattia chiese di essere lasciato andare.
E questa è l'unica cosa che posso comprendere, anche se la Chiesa cattolica ancora non ammette che i suoi fedeli possano fare lo stesso in analoga situazione.

Giovanni XXII
I, un papa in apparenza tradizionalista, che ebbe il coraggio di indire il Concilio Vaticano II, col quale voleva portare la Chiesa ad affrontare i problemi posti alla religione cattolica dalla modernità.
Un Concilio di cui da anni si è tentato di affossare i risultati.



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