venerdì 20 marzo 2009

il fine vita

Ho letto sui giornali della morte di Natasha Richardson, figlia di Vanessa Redgrave.
Era andata a sciare, è caduta battendo la testa. E' precipitata in un coma irreversibile.
I suoi familiari, ossia suo marito e sua madre hanno, nell'arco di 2 o 3 giorni, chiesto e ottenuto di staccare la spina.
Il mio pensiero è andato immediatamente alla tortura, durata diciassette anni, di Eluana Englaro e dei suoi genitori. Ricorderete che il padre di Eluana è stato anche accusato di omicidio per aver infine proceduto, confortato dal giudizio dei tribunali, al rifiuto dell'alimentazione forzata nei confronti della figlia.
Ora due sono le alternative: è criminale l'America che ha concesso nel caso della Richardson il distacco della spina, ed ha accettato che si possa diagnosticare un coma irreversibile dopo pochissimi giorni, o ha sbagliato l'Italia che ha rifiutato di liberare da un'atroce non-vita una persona il cui cervello si era ridotto ad un pugno di cellule ?



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