martedì 5 maggio 2009

referendum


Ormai è ufficiale: il 21 giugno si voterà per il referendum.E' il caso di cominciare a riflettere sul se e come votare. Chiacchiero con un po' di gente, leggo i giornali e faccio un giro su Internet per verificare le mie idee.

Nel materiale trovato vi segnalo il sito dei promotori del referendum Segni e Guzzetta
http://www.referendumelettorale.org/

il sito dell'associazione libertà e giustizia, molto critico con le dichiarazioni di voto espresse dalla sinistra http://www.libertaegiustizia.it/

e il sito di Elio Veltri, un tempo collaboratore di Antonio di Pietro http://www.democrazialegalita.it/
La mia personale scelta è quella di andare a votare per il referendum, perché il referendum è un'espressione di democrazia, ma di votare si solo al terzo quesito.

Il referendum consiste infatti di tre quesiti, il terzo chiede se si è d'accordo col divieto di candidarsi in più di una circoscrizione.
Sono perfettamente d'accordo. Votando si al quesito si eviteranno le furbate di occupare più circoscrizioni per passarle ai secondi della lista, ossia a chi i politici hanno preventivamente deciso di mettere effettivamente in quel posto.

Il primo e il secondo quesito ci domandano (il primo per la Camera dei deputati, e il secondo per il Senato), se siamo d'accordo nel cambiare l'assegnazione del premio di maggioranza.


In pratica, se si risponde si al primo e al secondo quesito, si accetta che il premio di maggioranza (grazie al quale si accede al 55% dei seggi), non venga più attribuito alla coalizione vincente, ma al singolo partito che riceve più voti degli altri.

Ipoteticamente potrebbe arrivare a detenere il 55% dei seggi anche un partito che avesse ottenuto solo il 10% dei voti.
Capisco che è una legge fatta per premiare i raggruppamenti, e per evitare la suddivisione in partiti e partitini, ma questo premio di maggioranza, potrebbe portare ad una sproporzione troppo grande tra gradimento degli elettori e premio attribuito.

Questo in linea di principio, nella presente situazione mi è veramente difficile comprendere la determinazione del PD a votare si ai primi 2 quesiti. Perché è chiaro che chi ha più voti è il partito di Berlusconi e sarebbe lui ad ottenere il 55%.
A questo punto, lo ha lui stesso dichiarato, non avrebbe alcun interesse a modificare la legge lettorale.




1 commento :

  1. Infatti molti dentro il PD (anche ai massimi livelli) non sono affatto d'accordo: i Giovani del PD, Chiti, Lanzillotta, Rutelli (per una volta tanto, mi trovo d'accordo con lui...). Spero proprio che ci ripensino.
    Per astenersi veramente ai primi due quesiti, occorre però NON ritirare la scheda, altrimenti si contribuisce al raggiungimento del quorum.
    Ciao

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