lunedì 9 gennaio 2012

Alice Munro











Non intendevo diventare una scrittrice di racconti
;
cominciai a scrivere racconti perché no
n avevo
tempo di scrivere nient'altro, avevo tre bambine
.

Munro è nata nel 1931 a Wingham, cittadina rurale
dell'Ontario
, vicino al lago Huron.
Durante la Depressione suo padre mandava avanti
una fattoria dove allevava volpi argentate.
La madre, che era stata insegnante, andava a vendere le
pellicce per aiutare la famiglia. La loro casa era ai margini
della cittadina.

"La mia vita conteneva una certa dose di pericolo,
vivevamo al di fuori di ogni struttura sociale,
in una specie di piccolo ghetto di contrabbandieri,
prostitute e scrocconi.Una comunità di fuoricasta.
Però era una vita in
teressante, provavo un grande
senso di avventura
".

La comunità che viveva nella cittadina e nella
regione circostante era molto tradizionale, mentre
Munro si sentiva una outsider.
Da bambina si era sentita diversa, ma molto felice
di esserlo.
Alla scuola superiore, con la pubertà, cominciò
a sentirsi infelice. Desiderò essere una ragazza
come tutte le altre, e attraente per i ragazzi.

Il proposito di scrivere si cristallizzò proprio
durante la pubertà. Scriveva per tutto il tempo
che le era possibile e questo le dava felicità e
fiducia in se stessa.
Aveva cominciato a dodici anni, buttando giù storie
avventurose
.
Passava molto tempo facendo sogni ad occhi aperti
incui vedeva se stessa in ruoli eroici.
Fu l'impulso ad imitare che le fornì la spinta per
cominciare a scrivere: Andersen, Bronte.

A quel punto due erano le scelte possibili nella sua
vita: matrimonio e maternità o la difficile vita dell'artista.
Nel 1949 s'iscrive all'Università del Western Ontario,
grazie ad una borsa di studio biennale.
Questo è l'unico periodo della sua vita in cui non deve
occuparsi di lavori di casa, e in cui non ha dovuto lottare
per trovare il tempo per scrivere.

Nel 1950 il suo primo racconto è pubblicato su una
rivista studentesca.
Dopo i primi due anni di università smette gli studi: non
ha i soldi per continuare.
Si sposa col suo primo marito, James Munro, che ha
conosciuto all'Università e si trasferisce con lui a
Vancouver
.

Comincia a pubblicare i primi racconti su riviste e
settimanali.
Nascono le sue tre figlie.

Nel 1963 si trasferisce con la famiglia a Victoria,
nella British Columbia e apre la libreria Munro's Books.

Nel 1968 viene pubblicata la sua prima raccolta di
racconti: Dance of the Happy Shades.
Una delle storie contenute in questa raccolta
La pace di Utrecht
è considerato da Munro un
punto di svolta
nella sua carriera.
In questa storia tratta un soggetto molto personale:
la malattia e la morte di sua madre. Sua madre
aveva contratto il morbo di Parkinson quando
lei aveva dodici anni.

Nel 1971 viene pubblicato il suo unico romanzo:
Lives of Girls and Women, costituito da storie
collegate tra loro.
Anche qui come nella raccolta precedente
storie di gente che lotta contro la povertà e l'isolamento.

Nel 1973 insegna scrittura creativa.
Nel 1974 pubblica Something I've Been Meaning
to Tell You,
una seconda raccolta di racconti.

Nel 1975 va a vivere a Clinton, Ontario, con
Gerry Fremlin, che sposerà nel 1976, dopo aver
divorziato dal primo marito.

Nello stesso anno i suoi racconti cominciano ad
apparire sul The New Yorker.
Nel 1978 pubblica la sua terza raccolta di
racconti: Who Do You Think You Are?

Seguiranno The Moons of Jupiter,
The Progress of Love, Friend of My Youth,
Open Secrets
, Selected Stories, una selezione
di ventotto racconti dalle sue sette raccolte,
The Love of A Good Woman.

Munro è considerata da alcuni la miglior
scrittrice canadese di racconti
, capace di
precisa osservazione sociale, intuito psicologico
penetrante, e un modo di esprimersi preciso.
Confessa che c'è un tipo di eccitamento, di tensione,
che prova solo scrivendo racconti.
Esplora le complessità umane ricreando
aneddoticamente la vita di tutti i giorni.

I soggetti della Munro?
I problemi di una ragazza adolescente in
rapporto alla famiglia e all'ambiente di una
piccola città; l'inizio e il termine dei matrimoni;
l'allevamento dei figli; i problemi del divorzio;
le preoccupazioni dell'età di mezzo; i problemi
delle donne sole; i problemi della vecchiaia;
insomma il passaggio del tempo e l'attraversamento
delle età della vita; ma anche la presa che il passato
esercita ancora sui personaggi.

Munro scrive essenzialmente di donne;
gli uomini sono parte delle loro vite, sono
l'altro che tradisce o fa violenza a volte semplicemente
per stolida incapacità.

Le donne di Munro non sono molto sentimentali
riguardo al matrimonio. Il divorzio non è tanto una
tragedia quanto una tappa dello sviluppo.
Ma sebbene Munro non sia interessata alle vite
degli uomini, non è una scrittrice femminista.

Scrive come una donna che ha dimenticato di
essere una donna, e in ciò differisce da altre
scrittrici tipo Doris Lessing o Toni Morrison.
Ma non dalla sua riconosciuta maestra
Flannery O'Connor, con cui condivide anche un
forte senso di identità regionale.

Altri grandi temi trattati nei primi libri della
Munro: la vergogna della povertà, i problemi di
una donna artista nel funzionare bene come artista
o come donna.
Munro ritorna spesso sul tema jamesiano dell'artista.
Nei suoi racconti l'artista è una donna in una piccola
città, una poetessa o una violinista, o una vecchia
insegnante di piano.
Dalle sue storie emerge una famiglia archetipica.
La madre, raffinata e particolare, conserva una
certa eleganza anche se la sua salute è in declino.
Ha molte zie e forse considera se stessa un po'
sopra alla famiglia del marito.
Il padre, rimane saldo e onesto nonostante le
privazioni; spesso è un cacciatore di volpi.

Parecchie storie si rifanno agli anni '60. Una
generazione che diventò adulta con un bagaglio
di norme, e che poi si trovò a vivere con un altro.

Una scrittrice autobiografica? Vedi come descrive
la ragazza in gamba che viene dal settore più
povero della città e che cerca di farsi strada nel
mondo con grinta.
Ma sarebbe sbagliato pensare ad un facile
autobiografismo.
Essere cresciuta in una cittadina di provincia
relativamente povera del sudovest dell'Ontario
durante il periodo della Depressione, aver
vissuto in quel luogo le ribellioni e l'idealismo
dell'adolescenza, la scoperta del sesso,
l'abbandono della casa d'origine, l'Università,
l'amore, il matrimonio, i figli, il divorzio, altre
complicate relazioni: tutto questo è entrato a
formare in vario modo i suoi scritti.

Il materiale su mia madre è il materiale centrale
della mia vita
.
"Vai sempre riesaminando il tuo atteggiamento
nei riguardi dei genitori, più diventi vecchio, più vai
alla ricerca di nuove cose su di loro.
"

Secondo molti commentatori l'interesse di
Munro per le piccole cittadine ricorda in parte
quello degli scrittori regionali del Sud rurale:
Faulkner o Flannery O' Connor.
Nelle piccole città, dice Munro, ognuno sta sulla
scena per gli altri; tu haiun ruolo, un carattere,
ma è quello che ti hanno dato gli altri.

Antonia Byatt è tra coloro che la paragonano a
Cecov, così come a Maupassant e a Flaubert.
Byatt nota che l'interesse di Munro è rivolto sia
al tessuto della normalità che al colpo di forbici
che lo taglia di netto.
Con la sua scrittura rigorosa e piena di fascino,
come Raymond Carver e Flannery O' Connor,
squarcia l'apparenza delle vite ordinarie, rivelandone
i risvolti straordinari e oscuri, col gesto rivelatore
che illumina un evento
(vedi Carver), e fa emergere
quella che appare come l'assurdità della vita.Il finale è sempre inatteso: nulla è come sembra
in superficie. Spesso dei segreti sono mantenuti per
anni; Munro deliberatamente confonde la linea tra
la durarealtà e i ricordi, spesso falsi, che permangono
di quella realtà.
La scrittura della Munro è come una macchina da
presa che gira intorno, registrando tutto ciò che
è importante, è una scrittura visiva.

Molte delle sue storie hanno a che fare con
l'autoinganno, le bugie che diciamo a noi stessi
su chi realmente siamo, ma anche con la nostra
incapacità di vedere le cose attraverso gli occhi
degli altri.

Interessante anche l'uso del tempo, con passaggi
improvvisi dal momento attuale al passato e
viceversa, per far emergere ciò che è nascosto
sotto la superficie.

Munro è molto letta e molto premiata. Secondo
qualcuno non è annoverata tra i grandi perché scrive
di donne, perché ambienta i suoi racconti in una
zona geografica, non molto attraente: il Canada
rurale del Midwest; perché scrive racconti e non
romanzi.

Tra i suoi maestri Munro include Tolstoi, Cecov,
Proust, James,
ma anche Erica Jong.
Vedi poi il discorso su Flannery O'Connor.

Il suo modo di lavorare
Ciò che mi piace fare con le mie
storie è lasciarmele alle spalle e dimenticarle;
mi assorbono completamente quando le sto
scrivendo; quando ho finito, sposto sulla
prossima la speranza che sia perfetta.







Per leggere l'articolo nella sua interezza vedi:



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