Entrò in bagno e controllò la pettinatura, se pioveva era fritta, inutili le due ore dal parrucchiere.
Controllò l'orologio, ancora mezz'ora.
Un colpo di pettine alla frangia, uhm meglio prima.
In cucina a prepararsi un caffè, no avrebbe dovuto rilavarsi i denti, prese una pasticca per profumare l'alito.
Di nuovo in bagno, ma non l'aveva già fatta?
Prese un giornale, lo buttò sulla poltrona, non riusciva proprio.
Davanti allo specchio, camicetta troppo scollata? gonna troppo corta?
Basta, erano giorni che faceva e disfaceva il look.
Guardò l'orologio, aiuto, quasi quasi faceva tardi.
Infilò le scarpe con le zeppe altissime, prese la borsetta; la chiave la chiave dov'era finita?
Ah eccola, sospiro di sollievo. Chiuse la porta.
Uffa, l'ascensore non era al piano, sbrigarsi sbrigarsi, cominciò a scendere a piedi, ahhhhhhhhh!
Culo a terra e slogatura.
sabato 24 marzo 2012
che fretta!
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