martedì 17 febbraio 2015

Oriana Fallaci e la fiction


Ieri sera ho visto su Rai 1 la prima puntata della fiction su Oriana Fallaci. 

Negli anni era diventata un personaggio, per il suo carattere, per la capacità di precipitarsi nelle zone più pericolose del mondo, per raccontare cosa avveniva, cercare di capire il perché di quello che avveniva, e provare a darne un giudizio.


Difficile fare una fiction su di lei, tante le cose da raccontare.
Da quando a 14 anni partecipò insieme al padre alla Resistenza, facendo la staffetta e portando armi (tanto che alla fine della Seconda Guerra Mondiale fu premiata dall'Esercito), alle prime esperienze nei giornali, ai pezzi su Holliwood,  ai reportage in Pakistan e in India in cui cercò di raccontare l'avvilente condizione della donna, ai pericolosi reportage in zona di guerra, in Vietnam,

(in seguito ai quali maturò un'opinione molto negativa sulle scelte militari); alle manifestazioni degli studenti in Messico, represse con violenza dalla polizia, e
in seguito alle quali finì all'obitorio creduta morta; ai reportages sulle avventure spaziali; alle vicende della Grecia e del regime dei colonnelli, vicende che fecero anche da sfondo al suo rapporto con Panagulis

alla perdita del figlio a causa di un aborto.
Per arrivare all'XI settembre e alle Torri Gemelle, avvenimenti dopo i quali la sua narrazione ebbe come motivo dominante il pericolo costituito dall'Islam. Qual era l'opinione della Fallaci?  Non esiste un Islam moderato, e lo scopo dei paesi arabi è quello di sottomettere l'Occidente.


Non condivido
questi giudizi della Fallaci, persona difficile da inquadrare in una definita categoria di pensiero, destra o sinistra.


E comunque la fiction mi ha molto delusa. Certo l'Oriana era una persona che ha attraversato molte esperienze ed avventure, ma ci sono stati anche altri personaggi con una vita altrettanto anche se diversamente ricca e
avventurosa.

Sembrava di vedere una specie di tesina della maturità, in cui si fa un elenco degli avvenimenti, in modo abbastanza scialbo.
Se era tanto difficile raccontarli tutti, si sarebbe potuta operare una scelta.
Un altro difetto della fiction mi è sembrato  l'incapacità totale di provocare
una risposta emotiva
, una partecipazione nei telespettatori. Il che è quasi incredibile, data la portata degli avvenimenti raccontati.


Mi è apparsa sbagliata anche la scelta dell'attrice protagonista, molto volenterosa ma forse ancora inesperta, inadatta a rappresentare una
donna culturalmente caratterialmente ed emotivamente complicata. 

Peccato, chissà se la puntata di stasera sarà migliore.







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