venerdì 23 dicembre 2016

Occidente e terrorismo islamico


A proposito del terrorismo islamico, linko un articolo del Fatto Quotidiano:

terrorismo islamico

 In questo articolo l’islamologo Branca dice:
Jihadisti reagiscono all’Occidente che consegna i loro Paesi a despoti locali”. E inoltre
"I fondamentalisti reagiscono alla situazione di stallo totale dei loro Stati d'origine, dove il dissenso politico non si è mai potuto esprimere attraverso partiti, sindacati, associazioni libere".


Mi sembra che l'Occidente, rappresentato dagli USA e da alcuni paesi europei, stiano ripetendo, nei confronti dei paesi arabi, ciò che è triste tradizione degli Stati Uniti, nei confronti dei paesi centro e sud-americani.
Ossia mettere o favorire al potere di questi paesi un fantoccio locale, che invece di rappresentare gli interessi dei paesi in questione, rappresenti gli interessi dei mandanti.


In questa linea mi sembra di poter leggere l'uccisione o il ripetuto tentativo di defenestrare Gheddafi in Libia, Saddam Hussein in Iraq, e Assad in Siria. 
Capi che potremmo definire dittatori, certamente non il meglio possibile per un popolo, ma pur sempre politici che intendevano fare gli interessi dei paesi che governavano.
Politici in genere laici, che quindi non fomentavano guerre di religione.
Politici con cui si sarebbero potute stabilire linee commerciali, trattando su un innalzamento dei diritti umani

Ma questo sarebbe potuto avvenire se l'Occidente fosse stato in buona fede.



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