mercoledì 1 dicembre 2021

Letture...

  


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Credo che questo sia un periodo brutto per tutti. Non ho più scritto nulla e non mi è stato facile neanche continuare a leggere con il consueto piacere. Ma adesso:

ho appena acquistato tre libri.
Uno è La figlia unica
di Abraham Yehoshua, credo ambientato in Italia.
Yehoshua di cui ho letto quasi tutto, anche se apprezzo di meno le sue ultime opere,  ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo libro, in quanto anziano e nuovamente ammalato di cancro.
Questa cosa mi ha colpito molto e ho anche ricordato che ha dovuto affrontare qualche anno fa la morte di sua moglie, psicanalista, cui era molto legato e con cui forse discuteva anche della psicologia dei suoi personaggi.

Un altro libro è Kaddish.com di Nathan Englander, un altro scrittore ebreo che amo molto. Finora ho letto solo i due suoi libri di racconti. Stavolta voglio leggere anche i tre romanzi.
Englander è particolare, è nato e vissuto in America in una famiglia di ebrei ortodossi. Poi, molto giovane, si è recato in Israele per alcuni anni, e infine è tornato in America, ateo.
In molti racconti ci mostra in cosa consiste l'ebraismo ortodosso, particolari spesso per me incredibili.

E infine ho acquistato Le regine della filosofia, di Lisa Whiting e Rebecca Buxton.
Le due autrici mettono in risalto il fatto che ben poco si parli delle filosofe donne e cercano in questo libro, anche se in modo molto sintetico, di farne una specie di elenco e di raccontarci le loro principali caratteristiche.

Intanto stavo leggendo Facebook in the rain di Paola Mastrocola.
Oltre che scrittrice, Mastrocola penso sia un'insegnante. Ho letto le sue opinioni in merito alla scuola.
La trovo un po' rigida, ma le sue critiche mi sembrano spesso giuste, come il fatto che sia assurdo togliere le prove scritte dagli esami della maturità.
Ma ritorniamo al libro. Mastrocola scrive in maniera molto scorrevole, ma arrivata al sesto capitolo mi è capitato di leggere una critica del libro che in pratica riassumeva tutto il testo. E quindi un po' per questo e un po' perché la trama mi sembrava parecchio assurda, ho smesso di leggerlo.

Quello che invece sto continuando a leggere e, non so perché, penso che arriverò fino alla fine è Case, amori, universi di Fosco Maraini.
Come ho fatto questa scelta? Alla ricerca di un libro interessante o rilassante, arrampicata sulla scaletta della libreria, il mio sguardo ci è caduto sopra e allora ho pensato che quello doveva essere uno dei libri del padre di Dacia Maraini.
E ho ricordato quello che lei aveva raccontato in un'intervista, e cioè che durante la seconda guerra mondiale, mentre la famiglia si trovava in Giappone per gli studi del padre, i nazisti imposero di rinchiuderli tutti in un campo di concentramento in quanto entrambi i genitori si erano rifiutati di firmare un'adesione alla Repubblica di Salò.
Insomma è un libro in cui l'autore, partendo dalla sua infanzia e adolescenza in Toscana, figlio di un ticinese e di una donna a sua volta figlia di un inglese e di una polacca, racconta la sua vita di etnologo alla continua ricerca di viaggi e avventure.

L'ultimo libro di cui vi voglio accennare è Mistero napoletano di Ermanno Rea.
Il sottotitolo è Vita e passione di una comunista negli anni della guerra fredda.
Per me è stata una scoperta leggere del partito comunista napoletano, molto attivo dopo la seconda guerra mondiale, di cui facevano parte molti dei protagonisti della politica italiana degli ultimi decenni.
Il tentativo di motivare il suicidio di questa sua amica comunista nonché giornalista dell'Unità lo porta a raccontare com'era il partito in quel luogo a quell'epoca, gli odi reciproci e le incongruenze tra i principi ispiratori del partito comunista e il comportamento del principale stato comunista di allora, ossia la dittatura dell'Unione Sovietica.





 



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