Appello di Libertà e Giustizia
Ho firmato l'appello qui sopra riportato, in difesa della democrazia.
Voglio fare qualcosa, sia pure una piccola cosa, perché gli avvenimenti di questi ultimissimi giorni sono molto preoccupanti.
Non mi va di andare verso la dittatura; che sia annullata la distinzione dei poteri su cui si basa lo stato democratico, vedi lo schiaffo al Presidente della Repubblica che ha rifiutato di firmare il decreto del governo, perché incostituzionale.
Non mi va che si imbavagli la Magistratura.
Non mi va di diventare cittadina di uno stato incivile e crudele.
Spingere i medici a denunciare i clandestini che a loro si rivolgono, è non solo crudele e razzista, ma immensamente stupido: le malattie di cui questi poveri disgraziati sono portatori, si riverseranno su di noi: tubercolosi, Hiv, sifilide, ecc.
Non mi va che girino per strada ronde di cittadini esaltati, che pensano di sostituirsi alle forze dell'ordine.
Non mi va che la decisione su come e quando devo morire, mi sia tolta per non perdere l'appoggio delle gerarchie ecclesiastiche.
Io ho il diritto di autodeterminarmi, e lo stato laico deve tutelare questo diritto, sancito dalla Costituzione italiana.
La Chiesa cattolica ha diritto di parlare alle coscienze, non di determinare le leggi dello stato.
Una chiesa che a detta di molti cattolici, compresa una parte dei religiosi, ha perso il contatto con i suoi stessi precetti.
Un estratto del Catechismo della Chiesa cattolica, redatto dall'allora cardinale Ratzinger, così recita:
L'interruzione di procedure mediche onerose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza o la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
Come mai ora la Chiesa cattolica ostenta un cambio di posizione?
E ricordiamo le ultime parole di papa Giovanni Paolo II che, di fronte a cure ormai inutili disse: ora lasciatemi andare. Vale una regola diversa per il papa e per le altre persone?
Ascolto ora le ultime dichiarazioni del premier Berlusconi, secondo il quale Eluana Englaro non va lasciata morire perché potrebbe anche partorire, e perché il padre vuol farla morire per togliersi un problema.
Basta così.
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