sabato 26 novembre 2011

ancora servizi sociali e Tribunali


La mia amica Giulia ha letto il mio ultimo post e mi telefona per raccontarmi un brutto episodio da lei vissuto tempo fa.
Suo figlio vive in casa con i genitori, non è ancora riuscito a trovare un lavoro stabile. Da oltre un anno, è venuta a vivere con loro la compagna di suo figlio.

Giulia mi dice che è stato molto traumatico arrivare all'attuale situazione di serenità. Sua nuora, nata in Italia e figlia di extracomunitari, aveva problemi in famiglia perché, da quando era piccola, assisteva a episodi traumatici in cui suo padre picchiava la mamma.
Dopo uno di questi episodi, accompagnata da un'insegnante del liceo, a cui aveva raccontato la sua storia, si reca in commissariato e denuncia la storia.
Il commissario contatta i servizi sociali con cui la ragazza era già in contatto da un po' di tempo, e il Tribunale. Inoltre convoca e ascolta i genitori della ragazza.
La madre, pur presentando segni in viso, non conferma le botte del marito.


In tarda serata il commissario, dopo aver fatto una ramanzina al padre, e avergli detto di stare attento a non mettere in atto comportamenti inidonei, tra la sorpresa di tutti compresi gli agenti in servizio, dice che servizi sociali e Tribunale hanno deciso che la ragazza poteva tornare a casa.

Giulia mi racconta che quella notte nessuno ha dormito. Nessuno poteva credere che la ragazza fosse stata rimandata a casa, da un padre violento con la mamma, che per la prima volta poco tempo prima aveva dato un violentissimo ceffone a sua figlia, che non considerava più la sua bella e brava bambina da esibire orgoglioso, perché ormai era fidanzata e pretendeva di ragionare con la sua testa.

Per fortuna tutto è andato bene, il padre si è saputo trattenere, probabilmente per timore di perdere lavoro e permesso di soggiorno. Ma chi ci poteva assicurare in quel momento che non avrebbe dato fuori di matto, spinto dall'ira?
Come hanno potuto le autorità competenti far correre un rischio così grande alla ragazza, insisteva a ripetere la sua insegnante?



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