giovedì 25 ottobre 2012

To Rome with love

Qualche sera fa ho visto To Rome with love di Woody Allen.
Ero molto curiosa di vederlo, per il clamore suscitato dalla sua descrizione di Roma: una Roma che non esiste, era stato detto, da cartolina, e addirittura offensiva per gli stereotipi con cui veniva presentata.

La prima cosa che ho notato è stato il colore.
Come già per il film su Parigi, è stato usato un colore esagerato, nel caso di Roma un'ocra molto caricato, che ho trovato fastidioso. 

Il film su Parigi, pur non essendo un capolavoro, mi era piaciuto. Una specie di favola: una notte il protagonista in giro per la città incontra intellettuali e pittori che noi associamo a quella stupenda città.

Quest'ultimo film invece, mi è sembrato inconsistente, a meno che si voglia considerare un colpo di genio la sceneggiata dell'uomo portato in giro con la cabina-doccia per cantare le opere liriche.
Mi sono perfino addormentata ad un certo punto. Perciò mi sono stupita nel leggere che questo film ha incassato finora 70 milioni di dollari.








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