Qui sotto trascrivo, per chi voglia leggerla, la lettera che un gruppo di amiche e amici hanno inviato alle autorità della UE, affinché prendano provvedimenti per aiutare la Sanità greca ormai giunta al collasso.
Ai Greci, che non possono più permettersi di pagarle, le Aziende farmaceutiche non inviano più neanche i farmaci per curare le persone colpite dal cancro. Questo è un esempio tra i tanti.
L'UE può fare qualcosa di decisivo per aiutare i cittadini greci, almeno in questo campo.
Se volete firmare la lettera, basta andare su Facebook e cercare il gruppo "Grecia-UE operazione equità" e pubblicare il proprio nome, cognome, lavoro, città.
Grazie a chi vorrà farlo, facciamo un piccolo gesto per aiutare persone come noi.
Ecco la lettera:
Al Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso
Al Presidente del Consiglio dell’Unione Europea Herman Van Rompuy
Al Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz
Egregi Presidenti Barroso, Van
Rompuy e Schulz,
i sottoscritti cittadini
europei sono fortemente preoccupati per le condizioni sociali e sanitarie in
cui versa la popolazione greca. Molti medicinali – tra cui, in particolare, i
composti per i protocolli chemioterapici – non vengono forniti da mesi a causa
del mancato pagamento da parte del sistema sanitario greco alle imprese
produttrici, conseguenza dei tagli imposti al bilancio ellenico dalle politiche
di rigore monetario decise dal Consiglio europeo.
Recentemente, alla Grecia è
stato imposto dalla Croce Rossa un accordo di riduzione delle forniture di
plasma, a causa del mancato pagamento di spese di trasporto, imballaggio,
laboratorio e amministrazione. E ciò in un paese dove la talassemia colpisce
diverse migliaia di persone che necessitano di trasfusioni continue.
Vi ricordiamo il dettato del
Trattato secondo cui,
1)
all’art. 6 - “L'Unione ha competenza per svolgere azioni intese a sostenere,
coordinare o completare l'azione degli Stati membri. I settori di tali azioni,
nella loro finalità europea, sono i seguenti: a) tutela e miglioramento della
salute umana … etc.”
2)
all’art. 9 - “Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni,
l'Unione tiene conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato
livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta
contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e
tutela della salute umana.”
3) all’art. 168, 1 - “Nella
definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell'Unione è
garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L'azione
dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento
della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e
all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale … etc.
Vi chiediamo di prendere
immediate misure per superare l’emergenza sanitaria in Grecia, in particolare
proponendo al prossimo Consiglio di primavera di decidere:
a)
l’assunzione immediata, da parte dell’UE, del debito greco nei confronti della
Croce Rossa, senza alcuna condizione per la Grecia e la contestuale istituzione
di una banca del sangue comunitaria che fornisca plasma gratuitamente a tutti i
paesi e le regioni il cui reddito pro-capite risulti inferiore al 75% della
media comunitaria;
b)
la costituzione di una banca dei medicinali salva-vita e anti-tumorali da
assegnare a prezzo sussidiato ai paesi e alle regioni che corrispondano ai
criteri di cui al punto a)
c) l’impegno formale del Consiglio
a non formulare più alcuna “definizione” e a non procedere ad alcuna
“attuazione” di politiche ed attività dell’UE senza aver preventivamente
verificato e dimostrato attraverso studi pubblicati in tutta l’Unione che tali
“definizioni e attuazioni” siano perfettamente conformi al combinato-disposto
dell’art. 35 e dell’art. 168,1 del Trattato.
Non
vi chiediamo una risposta formale: la nostra militanza europea ed europeista ci
autorizza ad esigere che alle richieste che abbiamo avanzato in questa lettera
sia dato un seguito in termini operativi, sostanziali e politici.
Rispettosi saluti
Roma, 4
marzo 2013
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