Mentre lui scrive e non guarda il mare,
sente che la punta della penna prende a sobbalzare.
La marea sta rifluendo di là della ghiaia.
Ma non è quello. No,
è perché in quel momento lei decide
di entrare con niente addosso nella stanza.
Assonnata, per un istante neanche certa
di dove stia. Lei si tira indietro i capelli
dalla fronte. Siede sul water
con gli occhi chiusi, la testa all'ingiù, le gambe
scompostamente allungate. Lui la vede attraverso
il vano della porta. Forse lei
sta ricordando quel che è accaduto
quella mattina. Perché, dopo un po',
apre un occhio e lo guarda.
E sorride con dolcezza.
da: Blu oltremare...
lunedì 11 maggio 2015
la poesia del lunedì: Raymond Carver - Un pomeriggio
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