Chi frequenta questo blog sa come la penso sull'utero in affitto.
Pratica che di solito permette a persone ricche che non riescono a generare, di "affittare"una donna che ha bisogno di soldi (ingravidandola con i moderni mezzi della medicina), per poi consegnare loro l'esserino, frutto di questa pratica.
Trovo tutto questo eticamente inaccettabile così come vendere un rene o una prestazione sessuale.
Mi pare che una parte delle femministe, così attente in teoria ai diritti delle donne, e a contrastare il loro sfruttamento, abbiano fallito.
Non capisco come facciano a non vedere che si tratta in tutti questi casi
di una mercificazione, di una riduzione del valore delle donne ad oggetti in vendita, di una robottizzazione dell'individuo.
Siamo nel mondo grazie al nostro corpo. E' solo per suo mezzo che viviamo e facciamo esperienze.
Mercificare il nostro corpo, offende la nostra anima, direbbe un cattolico.
Io, che non sono credente, dico che offende la nostra personalità e il nostro valore.
Alcune esternazioni pubbliche mi hanno stupita.
Qualche tempo fa in un'intervista la scrittrice Michela Murgia diceva
che non avrebbe avuto alcun problema a generare una creatura per poi
"donarla" ad un'amica sterile. Sì vabbè...
Il giornalista Nicoletti, un maschio in questo caso, diceva di considerare normale "produrre" bambini per chi non poteva, ventilando in un certo senso l'accusa di egoismo per le donne che non volessero mettere in atto questo comportamento.
Probabilmente qui c'entra anche il fatto che i maschi, non avendo un'esperienza
diretta della gravidanza, tendono a sottovalutare l'impegno di tempo, quasi un anno della propria vita, da dedicare a quella che è una vera impresa; i possibili pericoli per la salute, e il distacco finale da una creaturina che si è tenuta dentro il proprio corpo per nove mesi.
Insomma, si delinea forse un nuovo carico per le donne in grado di generare: saranno considerate egoiste e cattive se non accetteranno di farsi usare come generatrici per altri.
martedì 15 marzo 2016
ancora su: maternità surrogata/utero in affitto
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