L'Interpretazione dei sogni è la prima grande opera
psicoanalitica.
Basata su oltre mille interpretazioni di sogni, contiene la
prova dell'autoanalisi di Freud con quasi cinquanta suoi
sogni, utilizzati come esempi.
Vi sono esposti quasi tutti i concetti principali della
psicoanalisi.
Freud scoprì il significato del sogno cercando di capire
le nevrosi, grazie ad una modifica decisiva della tecnica
terapeutica.
La sua analisi psichica, pur avendo abbandonato l'ipnosi,
faceva ancora uso di alcune tecniche suggestive come
ammonizioni, pressioni della mano sulla fronte, ecc. per
risvegliare nella mente del malato idee legate alla causa
del suo sintomo (determinismo psichico).
Avendo un giorno una malata chiesto a Freud di non
interrompere il corso dei suoi pensieri, Freud si adeguò,
incamminandosi così verso la tecnica delle associazioni
libere, cui la psicoanalisi deve la sua originalità.
Dal momento in cui questa tecnica divenne la norma
durante le sedute, i pazienti cominciarono spontaneamente
a raccontare i loro sogni e Freud si trovò a trattare le
produzioni della vita notturna allo stesso modo dei
sintomi.
Freud era stato colpito dall'idea di uno psichiatra
che vedeva negli stati di allucinazione, propri di
alcune malattie mentali, un modo per realizzare
un desiderio nascosto.
Cominciò quindi a supporre che la stessa cosa
avvenisse nel sogno, e che la parte notturna
della vita psichica fosse altrettanto ricca di senso
di quella diurna.
Freud trovò il primo materiale del libro nell'analisi
dei propri sogni. Il progetto stesso dell'opera
coincideva con una crisi: Freud fu indotto a scriverla
per superare il penosissimo stato interiore nel quale
lo aveva gettato la morte del padre.
Il libro si articola in sette capitoli.
Il primo, di quasi cento pagine, è costituito da una
rassegna della letteratura scientifica sul sogno.
Nei capitoli II-VI viene definito l'approccio
psicoanalitico ai sogni, con centinaia di esempi.
Nel capitolo VII Psicologia dei processi onirici,
Freud cerca di costruire, oltre ad una psicopatologia,
una psicologia dei processi psichici normali: sogni,
lapsus, dimenticanze, motti di spirito, fino allora trascurati.
All'inizio del primo cap. Freud stabilisce due principi:
1- esiste una tecnica psicologica che consente di
interpretare i sogni;
2- applicando questo metodo, il sogno si rivela una
formazione psichica densa di significato.
Il sogno è il risultato dell'attività psichica inconscia che
ha luogo mentre l'individuo dorme.
Questa attività minaccia di interrompere il sonno; il
soggetto che dorme, per non svegliarsi, sogna.
Attenzione però: quel che viene ricordato del sogno
dopo il risveglio, è solo il sogno manifesto.
I pensieri e i desideri inconsci che stanno alla base del
sogno vengono chiamati contenuto onirico latente.
Le operazioni psichiche inconsce mediante le quali il
contenuto onirico latente viene trasformato nel sogno
manifesto, vengono chiamate lavoro onirico.
Fanno parte del contenuto onirico latente:
1- i pensieri e le idee preconsce connesse alle attività
e preoccupazioni della vita diurna (residui diurni);
2- desideri inconsci, rimossi, infantili ossia risalenti
ai primi anni di vita.
In effetti la parte essenziale del contenuto latente
è quella che proviene dal rimosso.
La tesi di fondo di Freud è che il sogno manifesto
rappresenti una soddisfazione mascherata del
desiderio rimosso.
Il desiderio inconscio è il capitalista del sogno, dice
Freud metaforicamente.
Però il desiderio inconscio non avrebbe alcuna possibilità
di espressione se non si associasse in qualche modo ai
residui diurni o ad un pensiero preconscio, l'imprenditore
della metafora, che così diviene veicolo del desiderio
inconscio.
Nel sogno la gratificazione viene permessa in quanto
lo stato di sonno impedisce l'azione.
In altri termini il sogno è un compromesso tra
desiderio e censura.
Il testo manifesto del sogno rimanda al contenuto
latente secondo le stesse procedure che danno
origine al sintomo:
- esperienze sessuali infantili - rimozione - sintomo
di compromesso//desideri infantili - rimozione - sogno.
Ma come si arriva dal desiderio latente al contenuto
manifesto del sogno?
Quali sono i meccanismi specifici attraverso i quali il
lavoro onirico crea i travestimenti e le deformazioni
che permetteranno al desiderio inconscio e al materiale
preconscio associato di esprimersi nel sogno?
1- Il primo di questi meccanismi è la condensazione:
un'ampia gamma di pensieri latenti viene compressa
in una piccola quantità di materiale manifesto.
Vengono così a formarsi immagini collettive,
composite, in cui appaiono solo le
caratteristiche comuni, mentre le differenze vengono
cancellate.
2- Il secondo meccanismo è lo spostamento: che
può avvenire sostituendo un elemento latente del
contenuto onirico con un elemento più lontano come
significato, oppure spostando l'investimento psichico
da un elemento relativamente importante ad uno meno
importante.
3- Traduzione dei pensieri latenti in immagini.
4- Un ulteriore processo è l'elaborazione
secondaria operata dall'Io che tenta di modellare
il contenuto manifesto secondo una parvenza
di logica e di coerenza.
Per comprendere il significato del sogno l'interpretazione
deve compiere il cammino a ritroso.
Nel cap.VII dell'Int. dei sogni Freud elabora il
modello topico di apparato psichico.
Con ciò abbandona il terreno neurofisiologico e
tenta un modello esclusivamente psicologico.
Ora, al posto dei neuroni, parla di sistemi di percezioni
e ricordi.
L'affermazione che il sogno ha una causa implica che
il sogno è il prodotto di un apparato psichico.
Freud studiando il sogno è costretto ad approfondire
la sua teoria dell'inconscio:
TEORIA TOPICA: presenta un apparato diviso in
sistemi analoghi ai luoghi fisici.
Distinzione fatta in base al rapporto dei vari sistemi
con la coscienza.
L'inconscio abbraccia gli elementi psichici che non
riescono, o riescono solo con grande difficoltà a
raggiungere la coscienza; il preconscio quelli che
possono divenire coscienti con un semplice sforzo
dell'attenzione, il conscio è ovvio.
Tra inc. e prec. agisce una censura (rimozione).
Gli elementi dell'inconscio sono inaccessibili alla coscienza,
esso funziona secondo il processo primario.
Caratteristica del p. primario è la tendenza alla scarica completa
e immediata. Agisce secondo il principio di piacere.
Gli elementi del sistema inconscio sono rappresentativi
delle pulsioni sessuali. L'energia associata a tali pulsioni
è libido. E' la parte più antica dell'apparato psichico.
Preconscio = non esiste alla nascita, funziona secondo il
processo secondario, in cui la tendenza alla scarica può
essere differita; agisce secondo il principio di realtà.
Conscio = tende a limitarsi a sensazioni provenienti dal
mondo esterno, e ad eventi che riguardano il preconscio.
Gli elementi inconsci, per diventare consci, devono prima
diventare preconsci unendosi alla corrispondente traccia
verbale, e poi ricevere attenzione dal conscio.
Teoria del desiderio o della nascita dell'apparato:
il principio di piacere è il primo principio del funzionamento
psichico.
Esso governa le operazioni del processo
primario per produrre la gratificazione immediata
di qualsiasi desiderio o bisogno, senza considerazione
per la realtà.
Il bambino affamato per esempio cerca il seno, che collega
con la soddisfazione e il lenimento della sua fame;
quando il seno non è immediatamente a disposizione nella
realtà, egli si procura una soddisfazione immediata anche
se sostitutiva allucinando il seno.
La mancanza dell'atteso soddisfacimento, con la conseguente
frustrazione, ha per conseguenza l'abbandono del tentativo
di appagamento per via allucinatoria.
L'apparato psichico deve risolversi a modificare la realtà
esterna: con ciò si instaura un nuovo principio di attività
psichica:il principio di realtà.
E' importante che il passaggio maturativo dal processo
primario al processo secondario sia visto come prodotto
di esperienze di soddisfacimento e frustrazione nel contesto
delle interazioni sociali tra il bambino e le persone cui fa
riferimento.
Bibliografia:
Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, Boringhieri
Didier Anzieu, L'autoanalisi di Freud, Astrolabio.
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