Sono onorata di pubblicare sul mio blog la lettera
della professoressa Antonella Currò al Premier Renzi.
Ne condivido in pieno i contenuti.
L'insegnamento è il mestiere più bello e difficile di tutti.
della professoressa Antonella Currò al Premier Renzi.
Ne condivido in pieno i contenuti.
L'insegnamento è il mestiere più bello e difficile di tutti.
E' quello che contribuisce a rendere persone ragionanti
gli allievi.
Ma le persone ragionanti sono avvertite come
pericolose dalla politica.
Pensano con la propria testa, discutono, analizzano.
E quindi possono mettere in dubbio quello che la
politica vuol farci digerire anche quando non è
nell'interesse dei cittadini.
gli allievi.
Ma le persone ragionanti sono avvertite come
pericolose dalla politica.
Pensano con la propria testa, discutono, analizzano.
E quindi possono mettere in dubbio quello che la
politica vuol farci digerire anche quando non è
nell'interesse dei cittadini.
Sarà per questo che, a partire dal '68, io come molti altri
abbiamo notato un attacco sistematico alla Scuola, agli
insegnanti.
insegnanti.
"Grazie Renzi, grazie davvero!
Quando ho visto l’accredito dei 500 euro mi sono quasi commossa.
Grazie per aver pensato a me come ad una povera derelitta
Quando ho visto l’accredito dei 500 euro mi sono quasi commossa.
Grazie per aver pensato a me come ad una povera derelitta
bisognosa di un obolo
per potersi comprare un libro o un
biglietto per il teatro…..grazie per avermi
dato l’opportunità
di potermi formare e acculturare tendendomi una mano
per
sollevarmi da quell’abbrutimento in cui ho vegetato
finora, grazie soprattutto per la munifica benevolenza
con cui hai perdonato i tuoi ingrati figli che ti hanno
attaccato, osteggiato, deriso e solo oggi hanno
capito quanto sono stati ingiusti con te e,
cospargendosi il capo di cenere, sono tornati
umilmente all’ovile ammettendo che poi,
finora, grazie soprattutto per la munifica benevolenza
con cui hai perdonato i tuoi ingrati figli che ti hanno
attaccato, osteggiato, deriso e solo oggi hanno
capito quanto sono stati ingiusti con te e,
cospargendosi il capo di cenere, sono tornati
umilmente all’ovile ammettendo che poi,
in fondo in fondo, questa buona scuola
non è poi così male!
non è poi così male!
Ci stai trattando come scolaretti somari da mandare a ripetizione…
credi forse
che in questi 20 anni di insegnamento io sia
rimasta a crogiolarmi nell’attesa di
un benefattore che
mi pagasse un corso di aggiornamento o un libro?
I libri, i corsi, la cultura in genere sono il mio pane
I libri, i corsi, la cultura in genere sono il mio pane
quotidiano, io sono
un’insegnante, il mio è un lavoro
intellettuale e non ho bisogno della tua
paghetta per
comprarmi un libro, l’ho fatto prima di te e nonostante
quelli
prima di te e non sarai certo tu, offrendomi uno
o due corsi (non di più visti
i costi), a rendermi migliore,
non puoi arrivare come un deus ex machina e
prenderti
il merito dei sacrifici che da anni tutti noi docenti facciamo
per
difendere la nostra professionalità dai beceri attacchi
di una politica ottusa
e incompetente!
Non basterà questa meschina manovra elettorale per
lavarti la coscienza e per
cancellare il male che tu e
i tuoi compari avete fatto alla scuola italiana…un
mendicante non smette di essere tale quando gli
viene offerto un piatto di
minestra, io non mi sento
gratificata né valorizzata dalla tua carità, io mi
sento
solo ulteriormente umiliata, derisa, oltraggiata da chi
crede di
comprarci con trenta denari, da chi ci ha ridotto
in questo stato ai limiti
dell’indigenza e ora ci tende la
stessa mano che prima ci ha frugato nelle
tasche!
Io non voglio la tua elemosina, io voglio, anzi pretendo
solo ciò che mi spetta
di diritto: gli arretrati di sei anni
di contratto bloccato, gli scatti di
anzianità negati, i
compensi, le indennità, i rimborsi che ci sono stati tolti,
la rispettabilità e il decoro sgretolati da un aziendalismo
ignobile, la
posizione sociale che il nostro lavoro merita.
Ti sembra che il totale di tutto questo faccia 500 euro?
La cultura non si mangia e un mutuo non si paga con i
libri, chiedi a quelli che hai sbattuto a migliaia di
chilometri dacasa come impiegheranno i tuoi 500 euro.
Pensi che andare a teatro o al museo possa risolvere
Ti sembra che il totale di tutto questo faccia 500 euro?
La cultura non si mangia e un mutuo non si paga con i
libri, chiedi a quelli che hai sbattuto a migliaia di
chilometri dacasa come impiegheranno i tuoi 500 euro.
Pensi che andare a teatro o al museo possa risolvere
i loro problemi di vitto,
alloggio, spostamenti e
organizzazione familiare?
Perché fra gli impieghi possibili della donazione non
ci hai messo anche il
casco per proteggerci dai
calcinacci, la carta per le fotocopie, la benzina e
le gomme della macchina o i pranzi fuori casa?
Non ci hai concesso nemmeno la dignitosa opzione
Non ci hai concesso nemmeno la dignitosa opzione
di rinvio al mittente…..dovrò
spenderli come vuoi tu
ma io mi riservo almeno la libertà di prendermi una
piccola soddisfazione: non arricchirò le agenzie
formative pronte a piombarci
addosso come avvoltoi,
continuerò a formarmi come ho fatto finora perché
me lo
impone la mia professionalità e non tu, non
comprerò il portatile come alcuni
ds stanno già
suggerendo al fine di usarlo per il registro elettronico
(quello
devi darmelo tu), non farò collette per comprare
una LIM (quella devi darmela
tu), né testi o strumenti
utili al mio lavoro in classe (quelli devi darmeli
tu) forse
un po’ di teatro, cinema e musei come simbolico e
terapeutico
risarcimento dell’usura psico-fisica a cui
quotidianamente mi sottopone un
lavoro svilito,
sottopagato, sottostimato svolto in ambienti
insalubri,
decadenti e privi di tutto tranne che
di squallore.
Autoesaltandoti come sempre hai pubblicato sul
tuo profilo facebook forse
l’unica lettera adulatoria e
colma di ingenua gratitudine che hai trovato fra
le
migliaia che ho letto in giro….come si fa a credere che
dietro il tuo nobile
gesto ci sia un reale interesse per
la scuola e non l’ennesima squallida,
sfacciata manovra
propagandistica atta a coprire di fumo la triste e
prosaica
realtà di anni di vuote promesse, tagli
indiscriminati e ingiustizie senza
ritegno?
Grazie Renzi, apprezzo il pensiero, ma crederò ai
tuoi proclami solo quando
entrerò in una scuola
attrezzata e dignitosa, dove ogni alunno potrà
avere lo spazio
vitale, l’attenzione e le cure che
merita, dove ogni disabile avrà un
insegnante che
lo segue a tempo pieno e tutti gli aiuti e strumenti
necessari,
dove potrò svolgere serenamente il mio
lavoro in un clima cooperativo e
stimolante, dove il
lavoro di ognuno sarà incentivato e valorizzato e il
dirigente sarà al nostro fianco per il bene comune….
Non ci hai ancora comprati sai, temo che non te
la caverai con i tuoi trenta
denari, ciò che dovete
ancora rendere alla scuola è molto, molto di più."
Antonella Currò
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