L'ospite
Ti sei presentato una sera ubriaco
sollevando l'audace gesto
di chi vuole fare cadere una donna
nel proprio tranello oscuro
e io non ti ho creduto
profittatore infingardo.
Sulla mia buona fede
avresti lasciato cadere il tuo inguine sporco;
per tanta tua malizia
hai commesso un reato morto.
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Io ti ho offerto il mio corpo
Io ti ho offerto il mio corpo come un moto
di gioconda tristezza
come un'acqua serena per andare:
tu mi hai creduto una rupe divina
ma non atta a ancorare la radice...
Io ti ho offerto i miei tralci, la mia voce,
la mia vite feconda
ho domandato che tu mi capissi...
Ma neppure hai cercato di baciarmi
e mi credi una venere delusa.
da: Alda Merini, Fiore di poesia 1951 - 1977, (a cura di Maria Corti), Einaudi 1998.
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