lunedì 26 maggio 2014

Quanto è stupido vergognarsi per le conseguenze di una malattia


Ho appena letto che in Scandinavia hanno inventato un monokini da spiaggia per le donne che non vogliono ricostruire il seno dopo la mastectomia.

Ho pensato: brava quella donna che ha ispirato alla stilista questa soluzione!

Anch'io ho subito una mastectomia, e dopo una ricostruzione del seno (fatta già durante l'operazione) e andata male, non ho voluto più operarmi.
Un po' per mancanza di fiducia nel risultato, un po' per i fastidi e forse il  dolore per l'intervento di ricostruzione più complicato che mi si prospettava.

Così ho scelto la soluzione della protesi esterna, da inserire in una delle coppe del reggiseno.
Quasi subito però il reggiseno ha cominciato a darmi fastidio (prima dell'operazione lo portavo raramente).
A volte pensavo: se non mi va di metterlo, perché dovrei farlo per forza?  Per sembrare normale? Posto che la normalità sia avere entrambi i seni.
E' una vergogna aver avuto il cancro? Devo nasconderlo? Ho il diritto di non fingere di averli entrambi, se è questo che preferisco?


La notizia appena letta del monokini mi ha fatto piacere.
Mi ha confermato nell'idea di indossare quello che mi fa star bene, senza pensare alla reazione altrui.
E ho pensato anche che ho sbagliato a coprire la testa con un foulard anche se non ne avevo voglia, quando in seguito alla chemioterapia avevo perso i capelli.
Oggi mi sento più libera.



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